venerdì 17 ottobre 2014

Palermo 22 ottobre, Si presenta “Il diario di Penelope” di Kostas Vàrnalis





“Il diario di Penelope” è il titolo del romanzo di Kostas Vàrnalis, mandato in questi giorni in libreria dalle Edizioni La Zisa, che verrà presentato mercoledì 22 ottobre, alle ore 16 e 30, presso l’aula Seminari Edificio 12 (ex Facoltà di Lettere) di viale delle Scienze, a Palermo. Interverranno: Vincenzo Rotolo, Daniela Cappadonia, Maria Caracausi e Davide Romano  

In libreria: Kostas Vàrnalis, “Il diario di Penelope. Cronaca (1193 a. C. - ?), traduzione e note di Daniela Cappadonia, Edizioni La Zisa - Palermo, Nostos 3, pp. 128, euro 14,90 (ISBN 978-88-9911-304-9)

Una Penelope trasgressiva, audace e crudele. Calcolatrice, opportunista e fortemente legata alle logiche spietate dei potenti. In apparenza fragile nel suo ruolo mitico, si rivela in tutta la sua genialità malvagia pur di sostituire Odisseo, ormai lontano, in ogni ambito. I Proci diventano suoi concubini a loro insaputa; i sudditi – nobili e popolo – devono sottostare al suo pugno di ferro che strazierà Itaca nel sangue; Omero – in una comparsata anacronistica – tra i fumi del vino è costretto a comporre un poema su Penelope e a raccontare la verità sulla guerra di Troia; uno pseudo- Odisseo – le cui origini si perdono nel porcile di Circe – giunge sull’isola assediata da invasori che rimandano al passato più recente della Grecia del XX secolo. Situazioni esilaranti e drammatiche si intrecciano nel Diario di Penelope, conducendo il lettore dal sorriso alla riflessione più amara.

Kostas Vàrnalis nasce nel 1884 a Burgas (Bulgaria). Esordisce come poeta di ispirazione parnassiana e simbolista con la raccolta Favi, sulle orme di Palamàs, ma è il 1919, anno in cui si reca a Parigi con una borsa di studio, che segna una “svolta” ideologica e letteraria in direzione marxista: il materialismo storico, l’osservazione delle masse proletarie e il loro ingresso nella vita politica europea stravolgono la sua personale visione della letteratura. Ne verrà fuori una produzione che analizza la realtà sociale attraverso un nuovo strumento, la satira e la dissacrazione del Mito: La luce che arde (1922), Il popolo degli eunuchi (1923), Solomòs senza metafisica (1925), Schiavi assediati (1927), La vera apologia di Socrate (1931), Uomini vivi (1938). Frutto dell’esperienza bellica e della tenace opposizione ad ogni forma di dittatura è la produzione successiva: Il diario di Penelope (1946), ardita rivisitazione della regina d’Itaca, e Dittatori (1956), una galleria di imperatori che gli valse il premio “Lenin” per la pace nel 1959. Si spegne ad Atene il 16 dicembre 1974.

NOSTOS

Collana di testi dalla Grecia moderna ideata e diretta da Maria Caracausi. Nostos è parola antica che indica il ritorno al luogo natìo. Scegliendo questo nome per la nostra collana di testi dalla Grecia moderna vogliamo indicare il ritorno alle origini, in una dimensione ideale in cui si compenetrano passato e presente, l’Ellade dell’eredità classica e la moderna “Romiosini” nella sua realtà più autentica.

Ghiorgos SEFERIS, Sei notti sull’Acropoli (trad. Maria Caracausi)
Kostas VARNALIS, Il diario di Penelope (trad. Daniela Cappadonia)
Nikiforos VRETTAKOS, Dolore (trad. Angela Daniela Sortino)
Lena DOUKIDOU, Elsa e gli altri (trad. Vera Cerenzia)
Vasilis BOUTOS, La calunnia del sangue (trad. Maria Caracausi)


lunedì 13 ottobre 2014

Palermo 14 ottobre, Si presenta “Bouche de la loi? Imparzialità del giudice e pensiero plurale” di Stefania Mangiapane (ed. La Zisa)


Imparzialità del giudice e pensiero plurale: allo Steri presentazione del libro di Stefania Mangiapane e dibattito con docenti e magistrati “Bouche de la loi? Giudice bocca della legge?”.
E’ l’interrogativo che ha ispirato e guidato nella stesura del suo lavoro l’autrice Stefania Mangiapane, laureata in Giurisprudenza, ideatrice del progetto “Uni Live” per una cultura condivisa della società. Il libro dal titolo “Bouche de la loi? Imparzialità del giudice e pensiero plurale”, edito da Edizioni La Zisa, sarà presentato martedì 14 ottobre 2014 alle ore 17 nell’Aula Magna dello Steri (Piazza Marina 61). Attuale, quanto contestuale, il tema affrontato dall’autrice sull’imparzialità del giudice che si inserisce a pieno titolo nel dibattito sui problemi della giustizia e nell’analisi del rinnovato rapporto tra il magistrato ed il tessuto sociale. “Gli anni difficili che stiamo affrontando ci devono ricordare ogni giorno – afferma l’autrice Stefania Mangiapane - che troppi magistrati sono oggetto di ripercussioni e minacce, ‘colpevoli’ di adempiere al proprio dovere senza essere asserviti al sistema dei ‘poteri forti’. Il coraggio dimostrato da Roberto Scarpinato, Nino Di Matteo e Antonio Ingroia con le loro inchieste e attraverso la loro esposizione mediatica risveglia le coscienze dell’opinione pubblica, ma al contempo scatena azioni punitive da parte della politica, non più paladina della condizione dei magistrati nel mirino di imputati eccellenti, ma spesso rinchiusa in un silenzio assordante”. Allontanando ogni ideologismo, l’analisi dell’autrice mira a focalizzare l’attenzione su come la sentenza nasca da un processo motivazionale autonomo e completo, frutto di una personale elaborazione, dettata dalla capacità di discernere le proprie convinzioni dal caso concreto. Il libro intende offrire un percorso ragionato per capire cosa ha realmente destabilizzato, quasi irrimediabilmente, l’equilibrio tra potere giudiziario e potere politico nel nostro Paese. Alla presentazione interverranno per i saluti Roberto Lagalla, Rettore Università degli Studi di Palermo, il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Insieme all’autrice Stefania Mangiapane interverranno Giuseppe Verde, Ordinario di Diritto costituzionale, Giuseppe Di Chiara, Ordinario di Diritto processuale penale, Antonino Di Matteo, Pubblico Ministero presso il Tribunale di Palermo, Antonio Ingroia, Commissario straordinario della provincia di Trapani, Antonio Lo Bue, Avvocato del foro di Palermo e Davide Romano, Direttore editoriale della Casa Editrice La Zisa. Modera il giornalista Pino Maniaci, Direttore di Telejato. La partecipazione all’evento per gli studenti del Corso di Laurea un Giurisprudenza verrà riconosciuta con 1 Credito Formativo Universitario. Il 50 per cento del ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla “Missione Speranza e Carità” di Biagio Conte.

giovedì 9 ottobre 2014

In libreria: Kostas Vàrnalis, “Il diario di Penelope. Cronaca (1193 a. C. - ?), traduzione e note di Daniela Cappadonia, Edizioni La Zisa - Palermo, Nostos 3, pp. 128, euro 14,90 (ISBN 978-88-9911-304-9)




Una Penelope trasgressiva, audace e crudele. Calcolatrice, opportunista e fortemente legata alle logiche spietate dei potenti. In apparenza fragile nel suo ruolo mitico, si rivela in tutta la sua genialità malvagia pur di sostituire Odisseo, ormai lontano, in ogni ambito. I Proci diventano suoi concubini a loro insaputa; i sudditi – nobili e popolo – devono sottostare al suo pugno di ferro che strazierà Itaca nel sangue; Omero – in una comparsata anacronistica – tra i fumi del vino è costretto a comporre un poema su Penelope e a raccontare la verità sulla guerra di Troia; uno pseudo- Odisseo – le cui origini si perdono nel porcile di Circe – giunge sull’isola assediata da invasori che rimandano al passato più recente della Grecia del XX secolo. Situazioni esilaranti e drammatiche si intrecciano nel Diario di Penelope, conducendo il lettore dal sorriso alla riflessione più amara.



Kostas Vàrnalis nasce nel 1884 a Burgas (Bulgaria). Esordisce come poeta di ispirazione parnassiana e simbolista con la raccolta Favi, sulle orme di Palamàs, ma è il 1919, anno in cui si reca a Parigi con una borsa di studio, che segna una “svolta” ideologica e letteraria in direzione marxista: il materialismo storico, l’osservazione delle masse proletarie e il loro ingresso nella vita politica europea stravolgono la sua personale visione della letteratura. Ne verrà fuori una produzione che analizza la realtà sociale attraverso un

nuovo strumento, la satira e la dissacrazione del Mito: La luce che arde (1922), Il popolo degli eunuchi (1923), Solomòs senza metafisica (1925), Schiavi assediati (1927), La vera apologia di Socrate (1931), Uomini vivi (1938). Frutto dell’esperienza bellica e della tenace opposizione ad ogni forma di dittatura è la produzione successiva: Il diario di Penelope (1946), ardita rivisitazione della regina d’Itaca, e Dittatori (1956), una galleria di imperatori che gli valse il premio “Lenin” per la pace nel 1959. Si spegne ad Atene il 16 dicembre 1974.





NOSTOS

Collana di testi dalla Grecia moderna ideata e diretta da Maria Caracausi. Nostos è parola antica che indica il ritorno al luogo natìo. Scegliendo questo nome per la nostra collana di testi dalla Grecia moderna vogliamo indicare il ritorno alle origini, in una dimensione ideale in cui si compenetrano passato e presente, l’Ellade dell’eredità classica e la moderna “Romiosini” nella sua realtà più autentica.

Ghiorgos SEFERIS, Sei notti sull’Acropoli (trad. Maria Caracausi)
Kostas VARNALIS, Il diario di Penelope (trad. Daniela Cappadonia)
Nikiforos VRETTAKOS, Dolore (trad. Angela Daniela Sortino)
Lena DOUKIDOU, Elsa e gli altri (trad. Vera Cerenzia)
Vasilis BOUTOS, La calunnia del sangue (trad. Maria Caracausi)

martedì 30 settembre 2014

Palermo 3 ottobre 2014 si presenta il romanzo “Il segreto della pietra dei re” di Renato Castagnetta


Venerdì 3 ottobre 2014, alle ore 17.30 presso l’ex fonderia alla Cala, piazza Fonderia a Palermo, sarà presentato il libro “Il segreto della pietra dei re”, romanzo di Renato Castagnetta, edito da La Zisa. Interverranno, con l’autore, Francesco Cascio e Giuseppe La Barbera.

La trama: Da una sponda all’altra del Mediterraneo, da Palermo al Cairo. Un addestratore di cavalli, appassionato di egittologia, incontra un ricco egiziano, che lo conduce con sé, in un mondo infiammato di sole e intriso di storia, in cui la memoria eterna dei luoghi appare in tutta la sua violenta evidenza, ma cela, al tempo stesso, un mistero antichissimo. Impossibile eludere l’ennesima sfida che la Sfinge ci lancia, con il suo sguardo arcano e solenne. Ci si lascia allora affascinare dalla sibillina maestosità delle tre piramidi della piana di Giza, e ci si addentra in un mistero che si perde nel tempo, procedendo al passo di trotto, prima, e poi, via via, a un ritmo sempre più sostenuto, finché ci si ritrova al galoppo, spediti, lungo percorsi mai battuti, attraverso polverosi cunicoli sotterranei e sarcofaghi sfuggiti al tempo, verso un segreto che un faraone, molte migliaia di anni fa, aveva voluto seppellire per sempre. Un insolito binomio, l’equitazione e l’egittologia, in una costruzione leggera e briosa, fra pittoreschi geroglifici e allusioni enigmatiche, in cui, guardando splendidi cavalli gareggiare su curatissimi prati verdi, all’ombra di un portico retto da sontuose colonne in granito di Assuan, non si rinuncia a sorseggiare un buon rosso siciliano.



L’autore: Renato Castagnetta nasce 61 anni fa a Palermo, dove vive tuttora. Laureato in Economia aziendale, commercialista in ambito giudiziario, ha svolto in passato una piccola esperienza politica in un comune del palermitano. Addestratore di cavalli, ha partecipato a diversi concorsi ippici: la sua grande passione per l’equitazione s’intreccia a quella per le antichità egizie, determinando il filo conduttore del suo romanzo d’esordio.

martedì 16 settembre 2014

PRIMO CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA “GHIORGOS SEFERIS”




La casa editrice La Zisa bandisce il primo concorso internazionale di poesia e narrativa intitolato al poeta e scrittore greco Ghiorgos Seferis, premio Nobel per la letteratura. Il concorso è aperto a ogni genere letterario: poesie, raccolte di racconti, fiabe, romanzi. Possono partecipare poeti e scrittori italiani e stranieri ovunque residenti con testi in lingua italiana a tema libero.
Il concorso si compone di due sezioni:
SEZIONE A Narrativa: inviare opere inedite a tema libero in formato cartaceo o digitale (doc o pdf) di massimo 150 cartelle da 30 righe ciascuna corrispondenti a circa 300.000 battute spazi inclusi.
SEZIONE B Poesia: inviare raccolte inedite a tema libero in formato cartaceo o digitale (doc o pdf) massimo 30 componimenti.

I partecipanti dovranno inviare 5 copie dell’opera entro e non oltre il 31 dicembre 2014 al seguente indirizzo: “Premio letterario Ghiorgos Seferis” – Edizioni La Zisa – via Lungarini, 60 90133 Palermo. Le opere possono essere inviate anche tramite e-mail agli indirizzi di posta elettronica manoscritti@lazisa.it o lazisaeditrice@gmail.com, in formato doc e pdf, insieme ai propri dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico), e un breve curriculum vitae (i dati personali dei concorrenti saranno tutelati a norma della legge 196/2003 sulla privacy).
Per ogni sezione si potrà partecipare con una sola opera. È possibile aderire a entrambe le sezioni versando due quote di iscrizione. I manoscritti non saranno restituiti.
La quota di partecipazione, per le spese di segreteria e di lettura, è pari a euro 20,00 e dovrà essere versata sul conto corrente bancario intestato a: Romano Letizia - Che Banca! S.p.A. - Via Aldo Manuzio, 7 20124 Milano - IBAN: IT 93 U 0305801604100571116809 (scrivendo nella causale del versamento: “Quota partecipazione premio Seferis”). Copia del bonifico comprovante il versamento va inserita nel plico di partecipazione.
PREMI

SEZIONE A - Narrativa
1° premio:
pubblicazione dell’opera
(previsti codice Isbn, bollino Siae, codice a barre e distribuzione nazionale)
2° premio: Targa “Trofeo Ghiorgos Seferis”
3° premio: Targa “Trofeo Ghiorgos Seferis”

SEZIONE B - Poesia
1° premio: pubblicazione dell’opera
(previsti codice Isbn, bollino Siae, codice a barre e distribuzione nazionale)
2° premio: Targa “Trofeo Ghiorgos Seferis”
3° premio: Targa “Trofeo Ghiorgos Seferis”

GIURIA - Presidente: Davide Romano
Componenti:
Fabio Bonasera, Maria Caracausi, Sara Pira, Daniela Sortino.

I risultati delle selezioni saranno comunicati via mail e telefonicamente. La classifica finale sarà ufficializzata il giorno della premiazione e gli autori delle opere vincitrici saranno preventivamente avvisati. La premiazione si svolgerà a Palermo nel mese di maggio del 2015 in data e luogo da stabilire.
INFO: lazisaeditrice@gmail.com - tel.: 0915509295

lunedì 15 settembre 2014

Progetto Accademia, La tesi di laurea può diventare un vero libro


La casa editrice La Zisa offre una grande opportunità a laureandi e laureati, proponendo la pubblicazione delle tesi di laurea già discusse o da discutere all’interno della nuova collana “Accademia”. È possibile inviare i testi, insieme ai propri dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico), entro e non oltre il 30 novembre 2014 al seguente indirizzo:

Edizioni La Zisa, via Lungarini 60 – 90133 Palermo; o via e-mail a: lazisaeditrice@gmail.com, in formato doc o pdf.

Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale. I manoscritti non saranno restituiti. Tutte le tesi selezionate, tra le più originali e brillanti, saranno immesse sul mercato sotto forma di saggi dotate di codice Isbn per essere identificate in tutto il mondo, di bollino Siae per la tutela del diritto d’autore e di codice a barre e verranno promosse e distribuite su tutto il territorio nazionale.
Il progetto “Accademia”, che non ha precedenti in Italia, persegue l’obiettivo di diffondere e far conoscere le nuove visioni di chi ha svolto un serio lavoro di ricerca, impostazione e analisi riguardo le più svariate tematiche. La pubblicazione della tesi può valere, inoltre, un maggiore punteggio ai concorsi pubblici, arricchire il curriculum vitae ed è la memoria tangibile di un giorno importante da dedicare ad amici cari e parenti.

Per informazioni scrivere a lazisaeditrice@gmail.com  o chiamare allo (0039) 091 5509295












martedì 29 luglio 2014

Letteratura, Mario Tamburello vince il premio internazionale di poesia Città di Marineo "Diapason. Poesie in sicano e pensieri in polilinguismo" (Ed. La Zisa)



Per il secondo anno consecutivo, il nostro Mario G. B. Tamburello vince il premio internazionale di poesia Città di Marineo. Questa volta è stata premiata la sua silloge "Diapason. Poesie in sicano e pensieri in polilinguismo" (Ed. La Zisa). Nel 2013, si era aggiudicato il secondo posto con la sua raccolta “On-Off”, sempre edita da La Zisa.

In libro: Mario G. B. Tamburello, “Diapason. Poesie in sicano e pensieri in polilinguismo”, Presentazione di don Franco Roggiani, Prefazione di Vincenzo Catarella, Edizioni La Zisa, Pp. 80, Euro 9,90

Chi nel suo primo aprirsi al mondo e nell’affacciarsi alla relazione ha sperimentato la comunicazione verbale in un dialetto ne resta segnato per tutta la vita. Immagini, suoni, paragoni con cui si nomina la realtà che ci circonda avranno il timbro di quella lingua nativa. La lingua successiva, la lingua di tutti, non cancellerà il primo modo con cui abbiamo dato nome agli affetti, ai sentimenti, alle cose, al mondo. Nei momenti di maggiore concitazione emotiva questa lingua originaria risalirà dalle profondità nelle quali sembrava definitivamente sepolta e ci tornerà alle labbra quasi per istinto. La poesia, infatti, nasce da momenti di alta concentrazione dei sentimenti e della riflessione più calda, intima; può trovare, quindi, congeniale l’uso del codice linguistico primario: quello appunto con cui abbiamo percepito e nominato gli affetti, il pensiero, il sentimento della realtà e abbiamo cominciato a dirli e ricambiarli. (dalla Presentazione di don Franco Roggiani)

Mario G. B. Tamburello nasce nel 1962 a Milano da genitori siciliani. Insegnante di matematica e biologia, impiegato all’ospedale Sacco di Milano quale referente della qualità per la Direzione medica di Presidio. Dal 2010 all’azienda ospedaliera di Legnano nel ruolo amministrativo prima presso il Comitato etico, ora presso l’Unità di cure palliative e terapia del dolore. Già vicepresidente di un’associazione onlus dedicata alla disabilità da malattie neurologiche e difensore civico comunale, è stato anche assessore ai servizi sociali a Cuggiono (MI) dove risiede con la moglie M. Carmela e i figli Jacopo e Antonio. Nel 2012 segnalato per la poesia inedita Vinu e castagni (ora in Diapason ) al Concorso Nazionale di Poesia Città di Seregno, e finalista con la poesia Sacristia tratta dalla raccolta “On-Off” al Premio Nazionale di Poesia Città di Civitavecchia. Nel 2013 la raccolta di poesie “On-Off”, come libro edito in lingua siciliana, ha ottenuto il Premio speciale della giuria al Concorso Internazionale di Letteratura “Targa Marcocci” e il secondo posto al 39° Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo.