E' stata davvero una bella
giornata quella di sabato di 30 maggio, "Tutti russi per un giorno",
e questo lo dobbiamo alle numerose persone che hanno partecipato alle varie
iniziative che si sono susseguite nel corso della giornata (mostra fotografica,
corso flash di russo, proiezione del film, angolo delle gioie, presentazione
del libro, etc.).
Il primo ringraziamento va dunque
a chi ha preso parte a questa festa della cultura russa e al consolato della
Federazione russa che ci ha sostenuti e incoraggiati fin dall’inizio, oltre che
al Centro evangelico di cultura “Bonelli” della Chiesa valdese di Palermo che
ci ha ospitati.
Ma dobbiamo soprattutto
ringraziare chi ha reso possibile questo evento sacrificando anche qualche ora
di sonno. Li citeremo alla rinfusa, senza un criterio, perché hanno dato tutti
il massimo e tutti si sono spesi con passione e generosità: Elena Korzh,
Valentina Di Cristina, Peter Ciaccio, Aleksandra Soboleva, Tatiana Kalinina,
Giuseppe Lo Iacono, Anna Vlasiuk, Adriano Frinchi ed Eva Valvo.
Dobbiamo però confessare che siamo
rimasti piuttosto amareggiati dal comportamento di alcuni esponenti della
comunità ucraina della città, e non solo, che hanno cercato di boicottare fin
dall’inizio l’iniziativa e che non si sono risparmiati neppure dopo cercando di
infangare il buon lavoro fatto con accuse delle quali risponderanno nelle sedi
opportune.
Ci dispiace molto che ciò sia
avvenuto perché il nostro intento era quello di unire, andare oltre le
divisioni del momento, in nome della cultura di un popolo che tanto ha dato e
dà sul piano intellettuale, culturale e spirituale. Convinti che nessuno possa
fare a meno della ricchezza di cui l’altro è depositario e portatore e che questa varietà di storie, lingue, culture
sia il vero patrimonio dell’umanità. Più grande di ogni temporaneo odio o conflitto.
Ieri abbiamo persino ricevuto una
telefonata di minacce da parte di un uomo con uno strano accento. Abbiamo registrato
la chiamata e lo denunceremo a breve.
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