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"Palermo oppure Palermo. Le immagini dello spettacolo di Pina Bausch e il diario intimo di una città"
di Michele Di Dio e Mimmo Gerratana, ed. La Zisa – Palermo, pp. 192, euro 42,00 ISBN 978-88-8128-014-8
“Palermo oppure Palermo” nasce dalla collaborazione tra un fotografo e un giornalista. Lo spunto è lo spettacolo “Palermo Palermo”, che la grande coreografa tedesca Pina Bausch, da poco scomparsa, ha presentato in prima mondiale nel capoluogo siciliano. Dello spettacolo Michele Di Dio ha realizzato una serie di immagini, il testo di Mimmo Gerratana è nato invece nello stesso periodo in cui la Bausch girava per le vie della città prendendo idee e appunti per la messa in scena. Il libro mette, quindi, a confronto diverse “letture” di Palermo: quella di Pina Bausch, che dalle strade ha tratto simboli, metafore, movimenti; quella di Michele Di Dio, che ha costruito un proprio itinerario visivo nel balletto; infine, quella di Mimmo Gerratana, anch’essa metaforica e addirittura romanzata. Ma che parla di fatti di cronaca pur se deformati dalla sensibilità. Il risultato è un magnifico ritratto a più voci che va oltre la rappresentanza del reale: un ritratto delle speranze, le delusioni, le inquietudini, le ambiguità, gli incubi che attraverso una metropoli mediterranea oggi come ieri sempre più “sotto gli occhi del mondo”.
"Palermo oppure Palermo. Le immagini dello spettacolo di Pina Bausch e il diario intimo di una città"
di Michele Di Dio e Mimmo Gerratana, ed. La Zisa – Palermo, pp. 192, euro 42,00 ISBN 978-88-8128-014-8
“Palermo oppure Palermo” nasce dalla collaborazione tra un fotografo e un giornalista. Lo spunto è lo spettacolo “Palermo Palermo”, che la grande coreografa tedesca Pina Bausch, da poco scomparsa, ha presentato in prima mondiale nel capoluogo siciliano. Dello spettacolo Michele Di Dio ha realizzato una serie di immagini, il testo di Mimmo Gerratana è nato invece nello stesso periodo in cui la Bausch girava per le vie della città prendendo idee e appunti per la messa in scena. Il libro mette, quindi, a confronto diverse “letture” di Palermo: quella di Pina Bausch, che dalle strade ha tratto simboli, metafore, movimenti; quella di Michele Di Dio, che ha costruito un proprio itinerario visivo nel balletto; infine, quella di Mimmo Gerratana, anch’essa metaforica e addirittura romanzata. Ma che parla di fatti di cronaca pur se deformati dalla sensibilità. Il risultato è un magnifico ritratto a più voci che va oltre la rappresentanza del reale: un ritratto delle speranze, le delusioni, le inquietudini, le ambiguità, gli incubi che attraverso una metropoli mediterranea oggi come ieri sempre più “sotto gli occhi del mondo”.
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