mercoledì 26 aprile 2017

Torna in libreria “La regione nella nazione” di don Luigi Sturzo


Dal nostro catalogo un saggio sempre attuale: 

don Luigi Sturzo, “La regione nella nazione”, a cura di Pasquale Hamel, introduzione di Eugenio Guccione, Edizioni La Zisa, pp. 212, euro 12,00 (ISBN: 978-88-8128-023-0)


"La regione è parte di un tutto organico rappresentato dallo Stato. Essa, non staccandosi dall'insieme, tende a programmarsi e a svolgere una propria vita autonoma in corrispondenza a situazioni e problemi particolari di carattere socio-economico determinati dall'ambiente. Questa, in sintesi, potrebbe essere la definizione sturziana di religione. Ma nel riferimento specifico all'Italia, occorre aggiungere che essa "è un fatto geografico, etnografico, economico e storico". Nella terminologia del sociologo cattolico grande importanza assume quel tutto organico, di cui la regione, anch'essa organica, nel suo modo di essere e di porsi, è parte integrante.
La voce nel deserto del vecchio prete calatino contro la partitocrazia, lo statalismo e la pubblica immortalità sembra abbia preso corpo nella voce del popolo che, pur sconoscendo Sturzo, parla, in buona parte, il suo stesso linguaggio di protesta. Se il progetto sturziano di Regione si fosse realizzato in pieno, se il decentramento amministrativo si fosse effettivamente attuato, se le segreterie dei partiti avessero avuto meno potere e avessero, invece, avuto rispetto per le organizzazioni e per le situazioni locali, le Leghe, oggi, avrebbero avuto poco o nulla da chiedere e, molto probabilmente, non avrebbero avuto alcuna ragione di nascere e di riscuotere tanto successo".

Luigi Sturzo (1871-1959), sacerdote, uomo politico, studioso di scienze sociali, fu tra i fondatori del Partito popolare italiano. Ideò e diresse il periodico La Voce di Costantino. Tra le sue opere principali: Sintesi sociali (1906), Popolarismo e fascismo (1924), La libertà in Italia (1925), L'Italia e il nuovo ordine internazionale (1946), Chiesa e Stato (1958).

martedì 18 aprile 2017

Palermo 22 aprile, Si presenta il “Cigno di Triquetra” (Ed. La Zisa) di Franco Guarnera





“Il cigno di Triquetra. Vita avventurosa di Antonio Antonio Veneziano” è il titolo del romanzo di Franco Guarnera, pubblicazione dalla casa editrice La Zisa e già alla seconda edizione, che sarà presentato in occasione della Giornata mondiale del libro, sabato 22 aprile, alle ore 18, presso la libreria Paoline di corso Vittorio Emanuele, 456, a Palermo. Oltre all’autore, interverranno Teresa Di Fresco, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Fernanda Di Monte, giornalista.


In libreria la seconda edizione aggiornata e accresciuta del volume di Franco Guarnera, “Il cigno di Triquetra. Vita avventurosa di Antonio Veneziano”, Edizioni La Zisa, pp. 408, euro 16,00 


Il volume narra le avventure in vita e... in morte del poeta siciliano Antonio Veneziano (1543-1593) il quale, avviato alla carriera ecclesiastica, pur avendo superato brillantemente tutte le prescritte difficili prove, rinunzia in conclusione a prendere i voti e, congedatosi dal Collegio Romano dei gesuiti, torna giù in Sicilia dove viene in pratica cacciato di casa e poi – per un’ingarbugliata vicenda giudiziaria – pure dalla sua città (Monreale). Segue il complicato inserimento nel magma occupazionale-sociale di Palermo, dove però più avanti, essendo viceré di Sicilia Marco Antonio Colonna, ottiene un incarico interessante nell’ambito della reggia. Subisce il carcere per il rapimento di una ragazza; più in là si innamora di una specie di dea dell’Olimpo cui dedicherà i versi della Celia, suo capolavoro. Alti e bassi – tra i primi il ritorno a Monreale e il recupero dei suoi beni –; e ancora più volte il carcere. Inoltre, trovandosi in navigazione diretto a Roma, incappa nei pirati barbareschi e nella deportazione ad Algeri, dove incontra e familiarizza col Cervantes. Supera una serie di disagi e avversità di varia natura: le eredità travagliate, la peste, la cattività algerina, gli scontri col viceré spagnolo Albadelista (succeduto al Colonna), e chiude la sua parabola terrena con una morte singolare insieme e spettacolare, ambiguamente liberatrice.



Franco Guarnera, nato a Palermo, ha vissuto a lungo a Roma e attualmente risiede a Cefalù. Ha assolto compiti di responsabilità presso enti pubblici. È autore di opere così in prosa come in versi. Qualche titolo di poesia: Cadenzario (1971), Un albero immenso (1976), Dafne (1993), Di sottili insoliti averi (1995), Momenti e monumenti (2006); e di prosa: La libertà e la luna (1974), Dossier Paola (1979), Ufficio con Nesso (1997), A volo in America (2008).



Palermo 27 aprile, Si presenta “Di-saggio. Il linguaggio è terapeutico” (La Zisa) di Elena Beninati




“Di-saggio. Il linguaggio è terapeutico” è il titolo del volume di Elena Beninati, pubblicato dalle Edizioni La Zisa, che sarà presentato giovedì 27 aprile, alle ore 18.00, nella prestigiosa cornice di Palazzo Pantelleria, sito in piazza Giovanni Meli 5, a Palermo. Interverranno: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando; Andrea Cusumano e Raffaele Cascone.

A seguire, concerto di pianoforte del maestro Marco Gilberti con brani di Gershwin, Chopin, Debussy e, Rachmaninov. 


IL LIBRO: Elena Beninati, “Di-saggio. Il linguaggio è terapeutico”, prefazione di Andrea Cusumano, Edizioni La Zisa, pp. 192, euro 16,00 


L’intersezione fra diversi ambiti del pensiero, fra cui psichiatria e neuroscienza, filosofia linguistica e antropologia, ha portato alla nascita del cognitivismo e gettato le basi dell’ipotesi che i rapporti interattivi fra individui siano determinati essenzialmente dal tipo di comunicazione che essi instaurano l’uno con l’altro.

In questa ottica, ogni comportamento sintomatico umano può essere inteso come il risultato di errori di trasmissione e frutto dei disturbi di comunicazione fra gli individui, attenzionati nel loro darsi al mondo e inquadrati dal punto di vista del linguaggio. L’amore e il linguaggio terapeutico possono far saltare tale dis-equilibrio, e ristabilire, attraverso una catartica ristrutturazione, una sana comunicazione.



Elena Beninat i (27 febbraio 1982), “made in Palermo”, imprenditrice e mediatore civile, è giornalista dal 2005. Ha collaborato con «Panorama», «la Repubblica», «Il Giornale» e le case editrici Mursia e Rizzoli. Laureata in filosofia all’Università di Palermo, ha conseguito nel 2016 il Dottorato di ricerca in Scienze filosofiche con indirizzo Filosofia del linguaggio, della mente e dei processi cognitivi. Studiosa e appassionata di relazioni interpersonali a cavallo fra psicologia e filosofia, con Di-saggio è al suo debutto.




giovedì 13 aprile 2017

Le Edizioni La Zisa augurano a tutti serene festività pasquali.


Buona Pasqua! - فِصْحُ سعيدُ! - Pask Seder! - Честит Великден! - Veselé Velikonoce! - Pask Lowen! - Ondo izan Bazko garaian! - Gëzuar Pashkët! - 復活節快樂! - Hyvää pääsiäistä! - Joyeuses Pâques! - Happy Easter! - Frohe Ostern! - Häid lihavõttepühi! - Zalig Pasen, Vrolijk Pasen - Radostné veľkonočné sviatky! - Veselé Velikonoce! - Sretan Uskrs! - Cáisc shona dhuit! - Feliz Pascua - God Påske! - Feliĉan Paskon! - Zalig Pasen! - Caisht sonney dhyt! - A’ Chàisg sona! - Boas Pascuas! -  Καλό Πάσχα! - פסח כשר ושמח! - Kellemes Húsvéti Ünnepeket! - Gledilega paska! - Selamat Paskah! - イースターおめでとう! - 행복한 부활절이 되시길! - Prospera Pascha sit! - Priecīgas Lieldienas! - Su Šventom Velykom! - L-Għid it-tajjeb! - God påske! - عيد پاک مبارک! - Куадзæны хорзæх уæ уæд! - Wesołych Świąt Wielkanocnych! - Paşte fericit! - Паште феричит! - С праздником Пасхи! - Срећан Ускрс! - Srećan Yskrs! - Milostiplné prežitie! - Veľkonočných sviatkov! - Vesele velikonočne praznike! - Heri kwa sikukuu ya Pasaka! - Glad Påsk! - Paskalya bayramınız kutlu olsun! - З Великодніми святами! - Lesustanazäli yofik! - Pasg Hapus! - Eku odun ajinde! - אַ פֿרײַלעכן פּסח! - פיליז פסח!

In libreria: Roberto Rossetti, “Paolo Borsellino. Un eroe semplice”, prefazione di Nicola Tranfaglia, Edizioni La Zisa, pp. 96, euro 9,90


 
Dopo la morte dell’amico e collega Giovanni Falcone, il coraggio è ciò che spinge, nonostante la paura, il giudice Paolo Borsellino a compiere fino in fondo il proprio dovere. Di magistrato e di uomo, perché pubblico e privato si contaminano sempre nella sua vita: i pensieri del giudice si rispecchiano in quelli dell’uomo e viceversa.
L’autore decide così di raccontare la vita del magistrato Borsellino attraverso la descrizione dell’uomo Paolo, un uomo tutto d’un pezzo, un uomo che non accetta compromessi, un uomo dal forte rigore morale, un uomo semplice diventato eroe, il cui lavoro però non è ancora finito. Il percorso iniziato da Paolo e Giovanni è tuttora lontano dal raggiungere il traguardo, ma – come ricorda l’autore – con il loro esempio ci hanno fornito gli strumenti etici e una mappa morale per proseguirlo nel loro nome. È un cammino difficile ma, come ogni cosa complessa, è formato da tante cose semplici, servono tanti piccoli passi nella giusta direzione, e questo saggio non è altro che uno di essi. 

Roberto Rossetti, nato a Ceva (CN) il 16 novembre 1982, ha conseguito la laurea in Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Torino. “Studia per la Vita e non per la scuola” è il motto che lo ha accompagnato fin da quando era bambino e che ancora oggi lo spinge ad apprendere, conoscere e raccontare la Storia.