mercoledì 22 giugno 2011

Palermo 24 giugno, Si presenta il poliziesco di Rosario U. Andreanò “Coraggio di coscienza” (Ed. La Zisa)



Palermo, 23 giugno 2011 - Venerdì 24 giugno 2011, alle ore 16,30, presso la Sala delle Carrozze di Villa Niscemi di piazza Niscemi 1, a Palermo, si presenta il romanzo di Rosario U. Andreanò “Coraggio di coscienza” (Ed. La Zisa). Intervengono: Ivan D’Anna; Sabina Perrone e Davide Romano. E’ stato invitato il Questore della Città di Palermo, il dott. Nicola Zito. Sarà presente l’autore.

Il libro: Rosario U. Andreanò, “Coraggio di coscienza”, Ed. La Zisa, pagg. 208, euro 16 (ISBN: 978-88-95709-91-8)

L’ispettore Umberto Andrani muore in circostanze misteriose precipitando con la propria auto dal viadotto di una strada provinciale vicino Palermo. Il vicecommissario Fornari intuisce che la sua morte non è da ascrivere ad un banale incidente, probabilmente è legata a misteriosi motivi che fanno capo all’ultima indagine seguita dal collega.
Gli eventi si succedono con un ritmo incalzante coinvolgendo anche altri settori della Polizia. L’inchiesta comincia a svelare i suoi veri contorni, abbandonando la provincia palermitana, verso circostanze che comprometteranno, in breve tempo, la sicurezza nazionale.
Coraggio di coscienza è un appassionante romanzo poliziesco caratterizzato da un mosaico narrativo verosimile che seduce il lettore fornendogli, in ciascun capitolo e in maniera dettagliata, gli indizi necessari a renderlo protagonista dell’investigazione. Andreanò ci regala un’opera prima nella quale, con abilità e misura, riesce a miscelare elementi che si confondono e ci preoccupano per accertare una verità ostacolata e deviata, per proteggere ciò che, forse, potrebbe realmente accadere.

Rosario U. Andreanò nasce a Milano nel 1966. Vive a Palermo. Lavora come impiegato regionale, è sposato con la ballerina e coreografa Candida Amato, è padre di due figlie. Sin da ragazzo coltiva la passione per la scrittura che, negli anni seguenti, coniuga con l’interesse per il teatro e la musica classica, per la storia dell’arte e l’archeologia. Dopo avere scritto piccoli racconti inediti, destinati a una ristretta cerchia d’amici, nel 2010 porta finalmente a compimento la stesura del suo primo thriller poliziesco Coraggio di coscienza.


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mercoledì 15 giugno 2011

Palermo 17 giugno, Presentazione del volume di Maria Bellipanni Lima, “Tre luoghi, tre storie”, Ed. La Zisa


Verrà presentato venerdì 17 giugno 2011, alle ore 16, presso la Sala Rossa dell’Assemblea Regionale Siciliana, in piazza del Parlamento 1, a Palermo, il volume di racconti di Maria Bellipanni Lima, “Tre luoghi, tre storie” (Ed. La Zisa). Interverranno: on. Francesco Cascio (Presidente dell’ARS), on. Salvatore Iacolino (Parlamentare europeo), Marina Finettino (editor), Davide Romano (giornalista). Sarà presente l’autrice.

Il Libro: Maria Bellipanni Lima, “Tre luoghi, tre storie”, racconti, Ed. La Zisa, pp. 144, euro 9,90

Le vite della piccola Maria Concetta, del tenace Filippo e dell’appassionato Beppe scorrono sullo sfondo di tre diverse località siciliane: Ustica, Cefalù e Lampedusa. Nella piccola isola c’è Maria Concetta, una bambina piena di entusiasmo nonostante il suo papà non sia mai tornato dalla guerra. Vive con la madre e i due fratelli, ma la sua curiosità va oltre il mare, avvicinandosi col cuore ai problemi che in una piccola comunità sconosceva. Ad aprirle gli occhi è padre Antonio, che le indica la strada per diventare padrona delle idee che il fascismo voleva opprimere. A Cefalù vive invece Filippo che alla morte dei genitori viene accolto in seminario. Il giovane si innamora di Domenica, con cui mette su famiglia: è un matrimonio dai sentimenti veri, coronato dalla nascita di quattro figli. La vita dà tanto a Filippo, ma gli toglie la salute. E lo fa quando la moglie dà alla luce il loro ultimo figlio, che somiglia come una goccia d’acqua a lui. Nel bambino che cresce, tutti rivedono quel ragazzo pieno di valori che era il padre. Diventato adulto, il figlio minore di Filippo va in America, dalla quale torna carico di esperienze. È Lampedusa, invece, ad accogliere Beppe, che nell’isola per una battuta di pesca, si ritrova per caso a svolgere l’attività per la quale ha studiato tutta la vita, quella di medico.

Maria Bellipanni Lima è nata a Palermo nel 1954. Scopre la passione per la scrittura già in terza elementare, quando vince un concorso nazionale. Dopo la maturità classica si laurea in Scienze biologiche e lavora nel mondo della formazione. È alla sua prima pubblicazione.

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martedì 7 giugno 2011

Gli orchi tra noi








di AUGUSTO CAVADI (La Repubblica, 05/06/2011)

CHI sono i pedofili? Che vita conducono? Quali giustificazioni adducono quando ven¬gono scoperti, arrestati e processati? Sono catalogabili in un'unica tipologia o ciascuno di loro ha volto, storia, orientamenti sessuali differenti? Massimiliano Frassi - che è presi¬dente dell'associazione "Prometeo" dedicata proprio all'infanzia violata - in questo suo Il libro nero della pedofilia prova a fornire un'alfabetizzazione elementare sul tema: per offrire dati statistici, ipotesi interpretative, prospettive di intervento. Ma anche per sfatare pregiudizi («secondo la Cassazione, la pedofilia di per sé non esclude né attenua capacità di intendere e di volere, quindi non è da considerarsi una malattia mentale») e per smontare coperture istituzionali (in cui la chiesa cattolica si è dimostrata molto abile, ma non in esclusiva: vengono riportate testimonianze riguardanti i Testimoni di Geova, gli Amish nonché varie sette più o meno "sataniche", la cui omertà a proposito di abusi rituali è scontata).
Leggere libri come questo non è piacevole. Vengono evocati casi di un'efferatezza che supera le capacità d'immaginazione di un lettore medio. Se non si ha il gusto dell'orrido, l'unica motivazione adeguata è voler impegnarsi - come suggerisce nella intensa prefazione il magistrato palermitano Alessia Sinatra - a lavorare su una tragedia dalla «dimensione culturale, sociale e politica».

Massimiliano Frassi, “Il libro nero della pedofilia”, Prefazione di Alessia Sinatra, pp. 144, euro 12,00

mercoledì 1 giugno 2011

OSSERVATORIO A SUD SULLA LEGA NORD



di GIULIO GIALLOMBARDO (La Repubblica, 08 maggio 2011)

PARTITO di lotta e, nello stesso tempo, di governo. Grazie a quest' ambiguità di fondo, la Lega Nord ha costruito la sua fortuna politica, non senza una buona dose di furbizia e populismo. Ma ci sono altri aspetti che stanno alla base del potere del partito politico fondato da Umberto Bossi nel 1989: zone d' ombra su cui riflettono Fabio Bonasera e Davide Romano, nel libro Inganno padano. La vera storia della Lega Nord ", un' inchiesta che svela le trame nascoste che avrebbero dato vita al Carroccio, facendone poi un partito consolidato nelle istituzioni. Già nella premessa gli evidenziano la natura anticostituzionale che sta all' origine del partito leghista. Il primo articolo dello statuto lo dice chiaro e tondo: «Il Movimento politico denominato Lega Nord ha per finalità il conseguimento dell' indipendenza della Padania e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica federale indipendente e sovrana». Queste basi sarebbero già sufficienti a mettere fuori legge le "camice verdi": qualunque movimento politico miri alla creazione di uno Stato autonomo all' interno della Repubblica italiana, dovrebbe essere perseguito penalmente. Il libro, che vanta la prefazione di Furio Colombo, ricostruisce tutta la storia leghista, dalle origini militanti di movimento di lotta alla sua consacrazione di partito di governo, raccogliendo le testimonianze scomode di chi, deluso, ha lasciato il Carroccio dopo la sua metamorfosi istituzionale.

martedì 31 maggio 2011

Palermo 3 giugno, “Un miscelino per Rosa” (Ed. La Zisa) al circolo Malaussène




Palermo, 31 maggio 2011 - Prosegue l'appuntamento con gli scrittori palermitani pubblicati dalla casa editrice La Zisa al Circolo Malaussène di Palermo (Piazzetta Resuttano, 4). Venerdì 3 giugno, a partire dalle 17.30, il Malaussène ospiterà la presentazione del libro di Sergio Infuso “Un Miscelino per Rosa. Storia di amore e di passioni”.
Con uno stile fresco e vibrante, Sergio Infuso ricostruisce un'appassionata vicenda personale che si sposa con la storia di una città in quello straordinario momento di rinascita che fu la Primavera siciliana. Un affresco insieme emozionante e ricco di spunti, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo.
Alla presentazione, moderata dalla giornalista Alessia Franco, parteciperanno l'onorevole Rita Borsellino e il professore Damiano Calabrese, che leggerà alcuni brano del libro. L'evento sarà preceduto dalla proiezione del video omonimo, di Gianni Basile e Marcello Fiorani.

martedì 24 maggio 2011

27-28 maggio, Si presenta in Trentino “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord” (La Zisa)






Quattro iniziative in due giorni. Si presenta il 27 e il 28 maggio anche in Trentino il volume “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord” (La Zisa) dei giornalisti siciliani Fabio Bonasera e Davide Romano. Il primo appuntamento è, quindi, venerdì 27, alle ore 17.30, presso la Sala Rosa del Palazzo della regione a Trento; secondo appuntamento alle ore 21.00 presso l’auditorium comunale di Taio, sempre in provincia di Trento. Sabato 28 si comincia alle ore 16.30 al gazebo in via Malfatti, angolo via Scuole (in caso di pioggia Bar Zaffiro c.so Bettini 74) a Rovereto; ultimo appuntamento alle ore 20.30 presso cortile interno della Rocca di Riva, palazzo comunale di Riva del Garda, in caso di pioggia nelle sale interne del palazzo.


Il libro: "Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord" di Fabio Bonasera e Davide Romano, Prefazione di Furio Colombo, Edizioni La Zisa, pagg. 176, euro 14,90

Da oltre vent’anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d’ordine, la balzana simbologia. Sono pressoché ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all’inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere. Diventano altresì chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d’acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.

Fabio Bonasera (Messina, 1971), giornalista. Gli esordi professionali nella sua città natale, al Corriere del Mezzogiorno, dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare alla corte de Il Gazzettino, dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, è direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.

Davide Romano (Palermo, 1971), giornalista. Ha lavorato per diversi anni nell’ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate (tra le quali: L'Ora, Il Giornale di Sicilia, Il Mediterraneo, Centonove, La Repubblica, Antimafia2000, Jesus, La Rinascita della Sinistra, Avvenimenti, Narcomafie, L’Inchiesta Sicilia, e Riforma).ed è stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato, tra l’altro: Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005); La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007). Ha curato il saggio inedito del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009).


Info: Dott.ssa Elena Baiguera Beltrami – Uff. Stampa Idv del Trentino - beltramie@consiglio.provincia.tn.it - idv.pat@gmail.com; Tel. 0461 227333 - Fax.0461 227331

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lunedì 23 maggio 2011

Domani a Matrix Massimiliano Frassi autore del saggio “Il libro nero della pedofilia” (La Zisa)



Roma, 23 maggio 2011 – Domani sera Massimiliano Frassi, autore del volume “Il libro nero della pedofilia”, pubblicato dalla casa editrice La Zisa, sarà ospite di “Matrix”, in onda su Canale 5, la trasmissione di approfondimento giornalistico condotta da Alessio Vinci.
Negli ultimi anni la pedofilia è diventata uno dei fenomeni raccapriccianti che più ha occupato le prime pagine dei mezzi di comunicazione. Si tratta certamente di una forma di criminalità non nuova nella storia dell’umanità, ma che in conseguenza dei più moderni e sofisticati ritrovamenti tecnologici (internet, soprattutto) ha facilitato e reso più visibili i contatti tra questi mostri, che si annidano dappertutto e spesso in luoghi ritenuti i più sicuri (scuole, parrocchie, gli stessi nuclei famigliari), e la conseguente diffusione di materiale pedopornografico giunto ormai a livelli di inaudita barbarie. Il libro-denuncia di Massimiliano Frassi racconta, senza inutili ipocrisie e infingimenti, tutto ciò che si muove dentro e attorno a questo mondo disumano, non escluse le potenti coperture di cui gode a livello internazionale, in aggiunta alle tante omertà di cui si circonda, tali da renderlo, ancora e purtroppo, un morbo di difficile estirpazione.
Massimiliano Frassi, giornalista e scrittore, è da anni impegnato in attività sociali di scottante attualità. Le sue denunce, spesso scomode e per questo mal tollerate dai corifei del potere, hanno, al contrario, raccolto il consenso di migliaia di cittadini. Autore di numerose pubblicazioni di successo sull’argomento e del blog più consultato tra quelli dedicati all’infanzia violata, è presidente della Associazione Prometeo Onlus. Negli ultimi anni ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
Le Edizioni La Zisa aderiscono ad “Addiopizzo” e a “Libera” di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati “pizzo free”.

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mercoledì 18 maggio 2011

Palermo 20 maggio, Si presentano tre volumi editi da La Zisa




È “Stracchiolitudine”, di Anna Mauro, il secondo appuntamento della rassegna organizzata dalla casa editrice La Zisa, insieme al circolo Malaussène, per festeggiare alcuni degli scrittori più apprezzati da pubblico e critica.
L'appuntamento è venerdì 20 maggio alle 17.30 al circolo Malaussène (piazzetta Resuttano, 4), a Palermo. Va in scena la scoppiettante comicità della signora Franca, “stracchiola” doc, ma anche e soprattutto esempio di raro acume e di saggezza popolare, di verità senza mezzi termini e insieme di una sconfinata tenerezza. Un testo che potrebbe definirsi bilingue, palermitano autentico e pseudo italiano, che scandisce il racconto di una vita e insieme un curioso rapporto, talvolta epistolare, tra madre e figlia. Modera la giornalista Alessia Franco. Sarà presente l'autrice.

Alle 17, invece, presso la Chiesa dei Santi Elena e Costantino, in piazza Vittoria 22-23, a Palermo, si presenta il romanzo di Mariano Lanza “Il tesoro di Re Ruggero”, prefazione di Pasquale Hamel (Ed. la Zisa).
Il romanzo di Mariano Lanza si inserisce nel recente rinnovato interesse per la storia del normanno Regno di Sicilia, della sua leggendaria edificazione, dei traguardi notevoli raggiunti specialmente sotto lo scettro di Ruggero II, e del suo drammatico e repentino tracollo di fronte all’avanzare delle truppe germaniche di Enrico di Hohenstaufen. Proprio a questa ultima fase si collega, tra fantasia e realtà storica, il lavoro in questione. L’Autore, con le dovute licenze consentite ad un’opera di invenzione che tratti eventi realmente accaduti, offre una sua personalissima interpretazione della fine di quella che resta, nell’età medievale, una delle più riuscite e moderne esperienze di governo, sulla quale gli storici, anche per la mancanza di fonti certe, sono ancora lontani dal proporre chiavi di lettura più che soddisfacenti. Il lavoro di Mariano Lanza, dunque, può essere letto come un romanzo e, per la sua accurata ricostruzione degli ambienti, dei fatti e degli uomini, come un saggio di storia. Godibile nell’un caso e nell’altro, al pari della migliore produzione letteraria di Luigi Natoli, il grande Maestro del romanzo storico siciliano. Mariano Lanza (Marsala, 1961), docente di ruolo di Lingua e Civiltà Inglese nelle scuole superiori, ha pubblicato: “Pagine di vita palermitana” (Palermo, 2000) e “La baronia di Solanto” (Palermo, 2011).


Infine, sempre alle 17, nei locali del Fronte nazionale siciliano-Fns, in via Brunetto Latini 26, Davide Romano, autore, insieme a Fabio Bonasera, del volume “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord” (ed. la Zisa), presenta ai dirigenti e ai militanti del movimento politico il suo volume.
Da oltre vent’anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d’ordine, la balzana simbologia. Sono pressoché ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all’inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere. Diventano altresì chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d’acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.

Palermo 19 maggio, Si presenta il romanzo di Rosa Maria Ponte “Nel cuore della notte”, Ed. La Zisa



Palermo 18 maggio 2011 – Verrà presentato giovedì 19 maggio, alle ore 17, presso il Palazzo Asmundo, in via Pietro Novelli 3 (di fronte la Cattedrale), a Palermo, il romanzo di Rosa Maria Ponte “Nel cuore della notte”, edito da La Zisa.
Introdurrà il prof. Tommaso Romano. Interverranno: il prof. Antonio Martorana; il prefetto Giancarlo Romagnoli; e il prof. Fabio Russo dell’Università di Trieste.
Leggerà brani del volume l’attore Ernesto Maria Ponte, accompagnato da Roberto Sansone di Campobianco alla chitarra e Romana Musso al flauto. Seguirà cocktail.

lunedì 2 maggio 2011

Scrittori palermitani, Al Malaussène un ciclo di incontri




Avevano un sogno nel cassetto e questo è diventato un libro di successo, apprezzato anche fuori dalla Sicilia. La casa editrice La Zisa di Palermo dedica ad alcuni dei suoi più apprezzati scrittori un ciclo di incontri incentrati sulle loro opere. Dalla politica alla vita dentro e fuori la città, fino alla scoppiettante comicità e al modus vivendi di una palermitana decisamente particolare.

Gli incontri avranno luogo al circolo Malaussène di Palermo, in piazzetta di Resuttano, 4, a partire dalle 17.30.

Venerdì 6 maggio aprirà il ciclo Ciao, Turin!, di Dora Angela Ruvolo, un intenso e acuto affresco recitato a più voci, a cavallo tra una Palermo solare e un po' hippy e una Torino che diventa luogo dell'anima.

Venerdì 20 maggio sarà la volta della comicità acuta e scoppiettante di Stracchiolitudine, di Anna Mauro, che con acume, ironia e vis polemica dà vita alla signora Franca, stracchiola doc e vera e propria rivelazione.

Il 3 giugno, Sergio Infuso presenterà Un miscelino per Rosa, toccante diario di una Palermo in cui pubblico e privato si fondono in una commovente melodia. Una storia d'amore nel senso più onnicomprensivo del termine, che si innesta in una città piena di fermenti, come la nostra città non troppi anni fa.

Chiude la rassegna, venerdì 10 giugno, Inganno Padano – la vera storia della Lega Nord, libro-rivelazione scritto dai giornalisti Fabio Bonasera e Davide Romano, che getta nuova luce su un fenomeno discusso e mai prima realmente approfondito, come quello leghista.

Un ciclo di incontri da non perdere, moderato da giornalisti, intellettuali e, più in generale, amanti dei bei libri.

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domenica 1 maggio 2011

martedì 26 aprile 2011

Catania 3 maggio, Si presenta “Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei valdesi” di Teodoro Balma, Ed. La Zisa


“Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei valdesi” di Teodoro Balma, curato dal pastore Italo Pons, Ed. La Zisa, viene presentato martedì 3 maggio, ore 17.30, al Monastero dei Benedettini, Coro di Notte, a Catania. Introducono: Enrico Iachello, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia; e Laura Testa, pastora valdese. Intervengono; Antonio Di Grado, docente di Letteratura italiana; Roberto Osculati, docente di Storia del Cristianesimo; e Italo Pons, pastore valdese.

Il libro: Teodoro Balma, “Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi”, A cura di Italo Pons, Prefazione di Antonio Di Grado, Con una nota di Maurizio Rizza, Edizioni La Zisa, pp. 256, euro 16

Questa di Teodoro Balma è più un’opera di buona divulgazione che non di mera erudizione storiografica, la cui impostazione risente, non poco, del clima politico – il ventennio fascista – nel quale fu concepita e scritta. Nonostante quel che possa sembrare ad un lettore poco attento, soprattutto nelle pagine finali del libro, dove l’Autore rende omaggio all’allora capo del governo – un atto dovuto onde evitare gli ostacoli della censura e non di certo per piaggeria o per un errore di valutazione –, tutto il volume è un inno alla libertà, alla strenua difesa dei propri ideali, alla tolleranza, alla dignità dell’Uomo, viste attraverso le vicende ultrasecolari e drammatiche dei Valdesi, il primo ed unico movimento di Riforma religiosa, sorto nel Medioevo e giunto sino ai nostri giorni. Le vicende e i personaggi narrati scandiscono in rapida sintesi le tappe salienti di un lungo processo di democrazia religiosa ancora in buona parte insoluto, che oggi, ampliando il discorso, non riguarda più soltanto il culto Valdese, ma ciascun credo, specialmente laddove esistono Chiese con posizioni dominanti, i cui destini si intrecciano, in un rapporto di connivenza, e talvolta si identificano col potere politico stesso. Questo avviene al tempo in cui siamo, sino al paradosso che gli abusanti di un luogo, spesso diventano gli abusati in un’altra parte di questo nostro stupido mondo.

Teodoro Balma (1907-1994), pastore valdese, teologo, giornalista e scrittore, ha esercitato la sua attività pastorale in diverse città italiane, come Napoli, Catania, Riesi, Venezia e Torino, lasciando in ciascuna il segno della sua forte personalità. Ha collaborato a diversi periodici: “Corriere di Sicilia”, “Persona”, “Protestantesimo”, “La Luce”, “L’Appello”, “Gioventù Cristiana”. Tra le sue opere, si ricordano: Storia dei Valdesi (Milano 1929), Lineamenti di dottrina cristiana (Catania 1934), Voci degli Apostoli (Catania 1938), Il Costume Valdese (Catania 1938).

Le Edizioni La Zisa aderiscono all’associazione Addiopizzo e a Libera di don Ciotti e tutti i libri sono certificati “pizzo free”

giovedì 21 aprile 2011

LIBRI: HARRY POTTER IN 'TASCABILE' CON NUOVA TRADUZIONE, NUOVA COPERTINA E NUOVA COLLANA



L'EDITORE SALANI PUBBLICA PER LA PRIMA VOLTA LE AVVENTURE DEL MAGHETTO NEI TASCABILI

Roma, 21 apr. - (Adnkronos) - Adriano Salani Editore inaugura la nuova collana Biblioteca Economica Salani pubblicando per la prima volta in edizione tascabile, nella traduzione rivista da Stefano Bartezzaghi, 'Harry Potter e la pietra filosofale', il primo capitolo della saga firmata da J. K. Rowling che ha segnato l'immaginario di intere generazioni e ha cambiato il modo di considerare la letteratura per ragazzi.
La traduzione di un libro, normalmente, va dalla prima pagina all'ultima. La traduzione della saga di 'Harry Potter' non ha funzionato cosi'. Non ha potuto: quando e' stato tradotto il primo volume, il secondo non era stato ancora scritto e cosi' i successivi.
Soltanto al momento di affrontare il settimo, il traduttore ha conosciuto l'opera nella sua interezza. Nella pratica questo ha significato non avere la possibilita' di scegliere con la necessaria ponderazione.
L'editore ha cosi' deciso di restituire ai lettori una traduzione che tenesse conto dell'evoluzione della saga, rivedendo, anche profondamente, i libri esistenti. Questo compito e' stato affidato a Stefano Bartezzaghi.
"Sono stato un appassionato di Harry Potter gia' dalla prima ora - ha detto Bartezzaghi - lo sono stato fino all'ultima pagina. All'inizio sembrava una bellissima storia per ragazzi; alla fine del settimo volume, era un'opera diversa, i cui personaggi erano cresciuti assieme ai loro lettori. Neville Paciock era il nome giusto per il ragazzino pasticcione dell'inizio, non certo per il coraggioso eroe del settimo volume, nonche' futuro professore di Erbologia. Fare questi cambiamenti mi e' percio' parso come restituire al testo qualcosa che gli era dovuto".
Con Bartezzaghi hanno collaborato a stretto contatto l'editor Viola Cagninelli, e un comitato a cui hanno partecipato Marina Astrologo e Beatrice Masini, che hanno tradotto rispettivamente i primi due e gli altri cinque volumi; le due editor che hanno curato i sette volumi per Salani, Serena Daniele e Daniela Gamba; la curatrice del sito di Harry Potter, Maria De Toni; la presidente della Societa' Nazionale Harry Potter, Laura Faggioli; l'autore dello studio 'Harry Potter e la filosofia', Simone Regazzoni; il presidente di Salani, Luigi Spagnol e il direttore editoriale, Mariagrazia Mazzitelli.
Rileggendo 'Harry Potter' con il senno di poi, il senno di chi sa dove si annodera', alla fine, ognuno dei fili che J.K. Rowling ha incominciato a tessere dalla prima pagina del primo volume, il comitato si e' trovato di fronte, come nelle fiabe e nei labirinti, tre vie: mantenere la scelta fatta nel tradurre nomi di luoghi e personaggi; ritornare al nome originale o percorrere una terza via scegliendo un nome del tutto nuovo. Alcuni esempi:
Nel caso di Albus Silente e' parso subito chiaro che a priori nessuna delle tre strade era di per se' quella giusta. Al momento di scegliere il cognome italiano, che era parso adeguato per un mago bizzarro ma anche solenne e capace di tenere in soggezione i suoi nemici, non si sapeva quello che J.K. Rowling avrebbe poi dichiarato: "Lo immaginavo come un mago benevolo, sempre in movimento, che mormora continuamente tra se' e se'"; dumbledore, in inglese, e' il nome arcaico di bumblebee, il calabrone. Altro che 'Silente'! Eppure, la storia dimostrera' che proprio i silenzi di Albus hanno avuto un ruolo determinante, e anche negativo, nelle avventure di Harry Potter e nella lotta contro la Magia Oscura.
La scelta di ritornare al nome originale di uno dei protagonisti principali della saga e' stata fatta nel caso di Minerva McGonagall, la cui almeno apparente severita' voleva essere espressa, nell'edizione italiana, dal roccioso adattamento McGrannit.
La terza via e' quella che e' stata meno frequentata. Quelle poche volte, pero', si e' rivelata preziosa. E' stata percorsa nella scelta del nome delle Quattro case in cui si dividono gli studenti di Hogwarts: i loro nomi italiani seguivano solo in parte i corrispondenti inglesi: aggiungevano, per esempio, indicazioni di colore del tutto assenti nell'originale. Si e' cosi' deciso per Grifondoro, Tassofrasso, Corvonero e Serpeverde.
Ogni scelta e' stata a lungo ponderata, tormentata, sofferta. La conoscenza dell'intera opera ha richiesto di ritoccare anche il lessico 'tecnico' degli incantesimi inventato da J.K. Rowling; la tassonometria delle creature fantastiche (i 'folletti' sono tornati a essere i 'goblin' come nell'originale); certe usanze, come i nomi e i cognomi che incominciano con la stessa iniziale.
Ogni dettaglio e' stato rivisto e considerato con attenzione perche' la nuova edizione di 'Harry Potter e la pietra filosofale' fosse piu' vicina allo spirito dell'originale, nel rispetto di quello che e' ormai diventato un grande classico dei nostri tempi. 'Harry Potter e la pietra filosofale' esce nella versione tascabile con una nuova copertina di Clare Melinsky approvata dall'autrice che firma di suo pugno la scritta Harry Potter.

lunedì 18 aprile 2011

Catania 21 maggio, Si presenta «Il Maestro del Sonno Eterno» di Dario Piombino-Mascali (La Zisa)

Sabato 21 maggio, alle 18, la libreria Mondadori di Catania (corso Sicilia, 23) ospiterà la presentazione del saggio «Il Maestro del Sonno Eterno», dell'antropologo Dario Piombino-Mascali, pubblicato dalla casa editrice La Zisa.
Balzato alle vette delle classifiche e apprezzato da sia dagli addetti ai lavori che da un pubblico di non specialisti, «Il Maestro del Sonno Eterno» svela un segreto molto caro ai siciliani: quello relativo all'imbalsamazione di Rosalia Lombardo, la piccola mummia custodita alle Catacombe dei Cappuccini di Palermo ritenuta da molti la più bella del mondo. Con uno stile chiaro e avvincente, Dario Piombino-Mascali – ricercatore della prestigiosa Accademia Europea di Bolzano (Eurac) – prende per mano il lettore alla scoperta di una tecnica millenaria, ma soprattutto getta nuova luce su una figura, quella dell'imbalsamatore Alfredo Salafia, molto nota ai suoi tempi e altrettanto precocemente dimenticata.
In occasione della presentazione catanese del saggio, moderata dalla giornalista Alessia Franco, Dario Piombino-Mascali, che può considerarsi l'unico studioso in Sicilia specializzato in mummiologia, illustrerà lo stato dell'arte delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, di cui è conservatore scientifico.
«Stiamo per la prima volta procedendo alla campionatura dei reperti mummificati, sotto l'egida della Soprintendenza BB CC AA di Palermo – afferma lo studioso – per poi procedere alle analisi biomediche ed epidemiologiche. Tutte informazioni fondamentali per capire usi, costumi, modi di vita e malattie dei siciliani che ci hanno preceduto».

sabato 16 aprile 2011

In libreria: Vittorio Gorresio, “Risorgimento scomunicato”, Prefazione di Gianni Vattimo, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 16,90


Pubblicato la prima volta nel 1958 dall’editore fiorentino Parenti, “Risorgimento scomunicato” raccoglie gli scritti di Vittorio Gorresio per “Il Mondo”, una serie storica di articoli dal titolo “Processo al clero dopo il ‘60”. Storico appassionato, intransigente documentatore, Gorresio traccia una puntuale e puntigliosa ricostruzione delle origini dei contrastati rapporti tra Stato e Chiesa che resero tanto drammatico il Risorgimento. La descrizione dell’intransigentismo clericale rispetto alla progressiva laicizzazione dello Stato italiano ci è fornita dall’autore attraverso la meticolosa raccolta di missive tra membri del governo ed esponenti del clero, cui si aggiungono le dettagliate ricostruzioni degli episodi salienti e del profilo dei personaggi che di questo travagliato periodo storico si resero protagonisti. Vengono descritte, in sequenza, le vicende di una Chiesa, scomunicante e punitiva, addirittura iettatoria, di là dalla trasformazione che, negli anni a seguire, la renderà refrattaria, incapace di stare al passo con la storia, cioè con l’evoluzione della coscienza morale e politica dei cittadini laici. L’attualità del pensiero di Gorresio sta, infatti, tutta nella rilettura storica e cognitiva degli eventi che hanno prodotto il presente, come cita Gianni Vattimo nella sua prefazione: “Se la Chiesa si riduce oggi a una multinazionale […] ciò è anche il risultato dell’uso che essa stessa ha fatto dei suoi strumenti spirituali”.



Vittorio Gorresio, giornalista, scrittore e saggista nacque a Modena da famiglia piemontese il 18 luglio 1910. Inviato speciale e corrispondente di guerra per “Il Messaggero” di Roma, fu tra i più efficaci espositori del dramma del dopoguerra sulle colonne della testata “Risorgimento Liberale”, quotidiano diretto da Mario Pannunzio col quale collaborò anche per il settimanale politico “Il Mondo”. Firma prestigiosa anche de “L’Europeo” di Arrigo Benedetti, Gorresio scrisse una decina di saggi storici ottenendo importanti riconoscimenti giornalistici e premi. Nel 1980 l’autobiografia “La vita ingenua” gli valse il Premio Strega. Lavorò fino a poco prima della sua morte, nel 1982, curando la rubrica “Taccuino” per il quotidiano “La Stampa”.



Le Edizioni La Zisa aderiscono ad “Addiopizzo” e a “Libera” di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati “pizzo free”.

martedì 12 aprile 2011

In libreria il romanzo di Mariano Lanza, “Il tesoro di re Ruggero”, Prefazione di Pasquale Hamel, Ed. La Zisa, pagg. 320, euro 19,50



Il romanzo di Mariano Lanza si inserisce nel recente rinnovato interesse per la storia del normanno Regno di Sicilia, della sua leggendaria edificazione, dei traguardi notevoli raggiunti specialmente sotto lo scettro di Ruggero II, e del suo drammatico e repentino tracollo di fronte all’avanzare delle truppe germaniche di Enrico di Hohenstaufen. Proprio a questa ultima fase si collega, tra fantasia e realtà storica, il lavoro in questione. L’Autore, con le dovute licenze consentite ad un’opera di invenzione che tratti eventi realmente accaduti, offre una sua personalissima interpretazione della fine di quella che resta, nell’età medievale, una delle più riuscite e moderne esperienze di governo, sulla quale gli storici, anche per la mancanza di fonti certe, sono ancora lontani dal proporre chiavi di lettura più che soddisfacenti. Il lavoro di Mariano Lanza, dunque, può essere letto come un romanzo e, per la sua accurata ricostruzione degli ambienti, dei fatti e degli uomini, come un saggio di storia. Godibile nell’un caso e nell’altro, al pari della migliore produzione letteraria di Luigi Natoli, il grande Maestro del romanzo storico siciliano.

Mariano Lanza (Marsala, 1961), docente di ruolo di Lingua e Civiltà Inglese nelle scuole superiori, ha pubblicato: “Pagine di vita palermitana” (Palermo, 2000) e “La baronia di Solanto” (Palermo, 2011).

Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".

lunedì 11 aprile 2011

Treviso 13 e Ferrara 14 aprile, Si presenta “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord” (Ed. La Zisa)

La lunga marcia del disvelamento dell’ “Inganno padano” continua. Primo appuntamento il 13 aprile, alle ore 21, presso l’aula magna della scuola elementare Granziol, a Preganziol (Tv), in via Palladio 78. Ad organizzare è il Movimento 5 Stelle. Secondo appuntamento il 14, alle ore 17,30, presso il Bar Las Vegas di Via Puccini n.16, a Codigoro (Fe). Al termine dell’iniziativa, organizzata dall’Idv di Ferrara, viene offerto un aperitivo rinforzato. Ultimo appuntamento, sempre il 14, ma alle ore 21, l'Auditoriun San Lorenzo, sala Mazzonis, Corso del Guercino n.47/1, a Cento (Fe). Prende parte a tutte le iniziative uno dei due autori del libro, il giornalista Fabio Bonasera.



In libreria: "Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord" di Fabio Bonasera e Davide Romano, Prefazione di Furio Colombo, Edizioni La Zisa, pagg. 176, euro 14,90 (http://www.lazisa.it/)


2a ristampa in una settimana!


Da oltre vent’anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d’ordine, la balzana simbologia. Sono pressoché ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all’inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere. Diventano altresì chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d’acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.


Fabio Bonasera (Messina, 1971), giornalista professionista. Gli esordi professionali nella sua città natale, al Corriere del Mezzogiorno , dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare alla corte de Il Gazzettino , dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, è direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.


Davide Romano (Palermo, 1971), giornalista pubblicista. Ha lavorato per diversi anni nell’ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate ed è stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato, tra l’altro: Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005); La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007). Ha curato il saggio inedito del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009).

martedì 5 aprile 2011

In libreria: Ambra Bambini, “LaValeria che bellezza!!!/Lune d’ambra”, racconti, Ed. La Zisa, pp. 64, euro 7,90

Leggere questa raccolta di racconti è come entrare in punta di pie di in un quadro di Marc Chagall, in cui ogni elemento certo viene magicamente messo in discussione. Con ironia e levità, ma anche con un pungente acume, Ambra Bambini costruisce un percorso articolato in storie e frammenti. Un prezioso collage in cui una narrazione fluida e avvincente scorre in bilico tra sogno e realtà.


Ambra Bambini è nata a Città di Castello, in provincia di Perugia. È stata insegnante di Lettere nelle scuole medie primarie e secondarie e responsabile di biblioteche scolastiche. Oggi recensisce libri per alcune riviste con cui collabora. Adora Italo Calvino. Questa raccolta di racconti è la sua prima pubblicazione.


Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".

sabato 2 aprile 2011

Palermo 4 aprile, Presentazione della silloge di poesie “Ho liberato le parole” di Palma Civello (Ed. La Zisa)


Palermo, 2 aprile 2011 – “Ho liberto le parole” è il titolo della silloge di poesie di Palama Civello, edito da La Zisa, che verrà presentata lunedì 4 aprile, alle ore 17, presso la Sala delle Capriate del Palazzo Steri (3° piano) di Palermo, in piazza Marina 61. Dopo il saluto del Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, interverranno Giovanni Villino, Antonio Zito e Davide Romano. Accompagnamento musicale a cura di Pietro Marchese (mandolino e mandola) e Nicola Marchese (chitarra). Sarà presente l’autrice.

giovedì 31 marzo 2011

In libreria: Rosa Maria Ponte, “Nel cuore della notte”, Prefazione di Antonio Martorana, Edizioni La Zisa, pp. 144, Euro 12


Il rapporto unico e indissolubile che lega una zia e sua nipote, due vite che si intrecciano con ricordi familiari, sogni, premonizioni. Palermo diventa così specchio di una vita che si sviluppa attraverso le generazioni, luogo di leggende e incontri, ma soprattutto teatro di un intenso racconto corale. A fare da leitmotiv a questo racconto, che diventa una metafora spesso oscura, ma sempre evocativa, il racconto di Oscar Wilde “Il principe Felice”, che percorre con i suoi fremiti un romanzo da leggere e rileggere.


Rosa Maria Ponte è nata e vive a Palermo. Laureata in lingue e letterature straniere, è pittrice e traduttrice. Ha curato l’opera dello scrittore russo Valerij Musakanov “La svolta decisiva” e quella dello scrittore francese Corentin Louis Kervran “Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia”. Collabora con il blog www.lionspalermodeivespri.it, dove ultimamente ha pubblicato alcuni brani inediti da suoi racconti. “Nel cuore della notte è il suo primo romanzo”.


Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".

martedì 22 marzo 2011

Bergamo 25 marzo, Presentazione de “Il libro nero della pedofilia” (Ed. La Zisa) di Massimiliano Frassi


Bergamo, 22/03/2011 – “Il libro nero della pedofilia”, l’ultima opera di Massimiliano Frassi, appena mandata in libreria dalla casa editrice La Zisa, verrà presentato venerdì 25 marzo, alle ore 16, presso lo Spazio Viterbi del Palazzo del Governo di Bergamo in via Torquato Tasso n. 8.
Info: Prometeo : 0364 880593

Il libro: Massimiliano Frassi, “Il libro nero della pedofilia, Prefazione di Alessia Sinatra, Edizioni la Zisa, pp. 144, euro 12,00 (ISBN 978-88-95709-80-2)

I numeri dell’orrore - Le reti dei pedofili - Gli abusi in famiglia, nelle scuole materne e nelle diverse chiese - La pedopornografia in Internet - Le testimonianze delle vittime

Negli ultimi anni la pedofilia è diventata uno dei fenomeni raccapriccianti che più ha occupato le prime pagine dei mezzi di comunicazione. Si tratta certamente di una forma di criminalità non nuova nella storia dell’umanità, ma che in conseguenza dei più moderni e sofisticati ritrovamenti tecnologici (internet, soprattutto) ha facilitato e reso più visibili i contatti tra questi mostri, che si annidano dappertutto e spesso in luoghi ritenuti i più sicuri (scuole, parrocchie, gli stessi nuclei famigliari), e la conseguente diffusione di materiale pedopornografico giunto ormai a livelli di inaudita barbarie. Questo libro-denuncia racconta, senza inutili ipocrisie e infingimenti, tutto ciò che si muove dentro e attorno a questo mondo disumano, non escluse le potenti coperture di cui gode a livello internazionale, in aggiunta alle tante omertà di cui si circonda, tali da renderlo, ancora e purtroppo, un morbo di difficile estirpazione.


Massimiliano Frassi, giornalista e scrittore, è da anni impegnato in attività sociali di scottante attualità. Le sue denunce, spesso scomode e per questo mal tollerate dai corifei del potere, hanno, al contrario, raccolto il consenso di migliaia di cittadini. Autore di numerose pubblicazioni di successo sull’argomento e del blog più consultato tra quelli dedicati all’infanzia violata, è presidente della Associazione Prometeo Onlus. Negli ultimi anni ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti sia in Italia che all’estero.

lunedì 21 marzo 2011

L’“Inganno padano” svelato anche in Toscana

Una tre giorni di incontri e di presentazioni per svelare e raccontare anche in Toscana l’“Inganno padano. La vera storia della Lega Nord” (Ed. La Zisa) dei giornalisti Fabio Bonasera e Davide Romano. E’ l’iniziativa, organizzata dal Sel di Firenze, alla quale parteciperà anche uno degli autori del volume, Davide Romano, che avrà luogo il 25 marzo a Firenze, il 26 a Impruneta (Fi) e il 27 Figline Valdarno (Fi). Primo appuntamento, quindi a Firenze, venerdì 25 marzo, alle ore 18,30 presso la libreria cafè “La Cité” di Borgo San Frediano, 20/r. Interverranno: Riccardo Lazzerini, Capogruppo Sel Provincia di Firenze; Luisa Simonutti, Assemblea nazionale Sel; e Rinaldo Rinaldi, Coordinamento provinciale Sel Responsabile cultura. Coordinerà: Nicola Cirillo, Forum cultura Sel Firenze.
L’indomani, sabato 26, appuntamento alle 20 presso la Casa del popolo di Impruneta (via della Croce, 39). Interverranno: Riccardo Lazzerini, Capogruppo Sel Provincia di Firenze; Luisa Simonutti, Assemblea nazionale Sel; e Renzo Ulivieri, Coordinatore circolo Sel San Miniato – Pisa Apericena. Coordinerà: Nicola Cirillo, Forum cultura Sel Firenze.
Ultimo appuntamento domenica 27 marzo, alle 16,30, a Figline Valdarno, presso la sala eventi del Palazzo Pretorio di piazza San Francensco. Interverranno: Riccardo Lazzerini, Capogruppo Sel Provincia di Firenze; Maurizio De Santis, Portavoce Sel Toscana; Alessandro Cresci, Coordinatore provinciale Idv; e Riccardo Nocentini, Candidato a sindaco del centrosinistra per Figline Valdarno. Coordinerà: Luisa Simonutti, Assemblea nazionale Sel.

In libreria la 2a ristampa di "Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord" di Fabio Bonasera e Davide Romano, Pref. di Furio Colombo, Edizioni La Zisa, pagg. 176, euro 14,90

Da oltre vent’anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d’ordine, la balzana simbologia. Sono pressoché ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all’inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere. Diventano altresì chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d’acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.

Fabio Bonasera (Messina, 1971), giornalista. Gli esordi professionali nella sua città natale, al Corriere del Mezzogiorno, dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare alla corte de Il Gazzettino, dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, è direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.

Davide Romano (Palermo, 1971), giornalista. Ha lavorato per diversi anni nell’ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate (tra le quali: L'Ora, Il Giornale di Sicilia, Il Mediterraneo, Centonove, La Repubblica, Antimafia2000, Jesus, La Rinascita della Sinistra, Avvenimenti, Narcomafie, L’Inchiesta Sicilia, e Riforma) ed è stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato, tra l’altro: Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005), La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007). Ha curato il saggio inedito del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009).

venerdì 18 marzo 2011

PREMIO IRCAC PER LA LEGALITA’, MENZIONE SPECIALE ALLA CASA EDITRICE LA ZISA



Una menzione speciale verrà assegnata alla società cooperativa “La Zisa comunicazione” nell’ambito del quarto Premio Ircac per la legalità. Alla cerimonia di assegnazione del Premio, che si svolgerà martedì 22 marzo a partire dalla ore 10 nella sala convegni dell’Ircac in via Ausonia 83 a Palermo, parteciperanno il Presidente della regione Raffaelele Lombardo, l’assessore regionale alle attività produttive Marco Venturi e il commissario straordinario dell’Ircac Antonio Carullo.

mercoledì 16 marzo 2011

Le Edizioni La Zisa bandiscono il Primo Concorso nazionale di narrativa “Racconti d’Italia. L’Italia si racconta”.


Art. 1 In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Le Edizioni La Zisa bandiscono il I Concorso nazionale di narrativa “Racconti d’Italia. L’Italia si racconta” finalizzato alla selezione di racconti da pubblicare gratuitamente in un volume curato dalla stessa casa editrice.

Art. 2 Per partecipare alla selezione basterà acquistare due volumi a scelta dal catalogo delle Edizioni La Zisa (www.lazisa.it), come parziale contributo alle spese organizzative.

Art. 3 Il racconto dovrà essere inviato, entro e non oltre il 31/07/2011, direttamente al nostro indirizzo di posta elettronica: edizionilazisa@gmail.com
o per al seguente indirizzo:

Edizioni La Zisa
Via F.Guardione 5/E
90139 Palermo

allegando la prova d’acquisto dei due volumi (scontrino fiscale o fattura in cui risultino i titoli dei volumi acquistati) o, in alternativa, sarà possibile fare l’ordine direttamente dal nostro sito www.lazisa.it specificando nell’e-mail di conferma ACQUISTO LIBRI PER CONCORSO “Racconti d’Italia. L’Italia si racconta”.

Art. 4 L'opera inviata (non più di una per autore) dovrà essere inedita (o comunque l'autore dovrà ancora detenerne i diritti; a tal fine l'autore dovrà dichiarare l'opera frutto della sua inventiva e di sua libera disponibilità) e dovrà essere tassativamente compresa fra un minimo di 10 cartelle (o 18.000 caratteri spazi inclusi) e un massimo di 25 cartelle (o 45.000 caratteri spazi inclusi).

Art. 5 Il partecipante dovrà allegare un breve curriculum vitae con dati anagrafici, indirizzo tradizionale, e-mail e recapito telefonico.

Art. 6 I primi 3 classificati della verranno pubblicati congiuntamente in un libro a cura e a spese dell'editore, che si riserverà gli interventi editoriali che riterrà opportuni. Gli autori pubblicati riceveranno 3 copie omaggio godendo dello sconto del 40% (+ spese di spedizione) sulle altre copie che volessero eventualmente acquistare.

Art. 7 Ogni autore selezionato per la pubblicazione riceverà un contratto editoriale.

Art. 8 Il giudizio verrà operato insindacabilmente dall'editore e da una giuria di esperti lettori di sua fiducia. I risultati verranno comunicati ai partecipanti via posta elettronica e nel web entro la fine del mese di settembre 2011.

Art. 9 L’opera pubblicata verrà promossa e distribuita attraverso i consueti canali delle Edizioni La Zisa. Copie del volume verranno inviate in omaggio al Presidente della Repubblica ed ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Art. 10 Qualora si ritenesse non soddisfacente la quantità e/o la qualità delle opere pervenute, la pubblicazione premio potrà non aver luogo o essere rimandata alla selezione successiva.

Art. 11 La partecipazione al concorso “Racconti d’Italia. L’Italia si racconta” implica l'accettazione di tutte le norme indicate nel presente bando.

Art. 12 Ai sensi della legge 96/675 i partecipanti al concorso consentono alle Edizioni La Zisa il trattamento dei dati personali e delle loro opere secondo quanto previsto dal presente bando.

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martedì 15 marzo 2011

“C'è chi lo chiama inganno padano”


(il mattino di Padova, 1 marzo 2011)

Uno dei fenomeni politici più controversi nella storia istituzionale italiana viene analizzato a partire dalla sua nascita, nel libro “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord” (La Zisa, pagg. 176, euro 14,90) dei giornalisti Fabio Bonasera e Davide Romano. Gli autori delineano un percorso che offre lo spaccato del sistema di conduzione della politica nell'Italia del presidente Berlusconi, documentando le fasi della nascita del partito di Umberto Bossi. L'inchiesta di Bonasera e Romano mette in luce il legame di questa nuova realtà politica con la fine della Prima Repubblica, quando il bisogno di stabilità sentito dalla società civile a seguito di Tangentopoli avrebbe favorito l'infiltrazione di una mentalità secessionista, preoccupata di difendere interessi particolari contro un'istituzione Stato unitaria percepita come ambito dell'illecito emerso dalle indagini. Il volume è una raccolta di documenti e testimonianze che tracciano una mappa degli avvenimenti seguiti alla nascita del partito, concentrandosi sulle sue zone d'ombra. La prefazione è di Furio Colombo.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/03/01/news/c-e-chi-lo-chiama-inganno-padano-3574196

venerdì 11 marzo 2011

Ad aprile in libreria: Vittorio Gorresio, “Risorgimento scomunicato”, Prefazione di Gianni Vattimo, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 16,90


Pubblicato la prima volta nel 1958 dall’editore fiorentino Parenti, “Risorgimento scomunicato” raccoglie gli scritti di Vittorio Gorresio per “Il Mondo”, una serie storica di articoli dal titolo “Processo al clero dopo il ‘60”. Storico appassionato, intransigente documentatore, Gorresio traccia una puntuale e puntigliosa ricostruzione delle origini dei contrastati rapporti tra Stato e Chiesa che resero tanto drammatico il Risorgimento. La descrizione dell’intransigentismo clericale rispetto alla progressiva laicizzazione dello Stato italiano ci è fornita dall’autore attraverso la meticolosa raccolta di missive tra membri del governo ed esponenti del clero, cui si aggiungono le dettagliate ricostruzioni degli episodi salienti e del profilo dei personaggi che di questo travagliato periodo storico si resero protagonisti. Vengono descritte, in sequenza, le vicende di una Chiesa, scomunicante e punitiva, addirittura iettatoria, di là dalla trasformazione che, negli anni a seguire, la renderà refrattaria, incapace di stare al passo con la storia, cioè con l’evoluzione della coscienza morale e politica dei cittadini laici. L’attualità del pensiero di Gorresio sta, infatti, tutta nella rilettura storica e cognitiva degli eventi che hanno prodotto il presente, come cita Gianni Vattimo nella sua prefazione: “Se la Chiesa si riduce oggi a una multinazionale […] ciò è anche il risultato dell’uso che essa stessa ha fatto dei suoi strumenti spirituali”.

Vittorio Gorresio, giornalista, scrittore e saggista nacque a Modena da famiglia piemontese il 18 luglio 1910. Inviato speciale e corrispondente di guerra per “Il Messaggero” di Roma, fu tra i più efficaci espositori del dramma del dopoguerra sulle colonne della testata “Risorgimento Liberale”, quotidiano diretto da Mario Pannunzio col quale collaborò anche per il settimanale politico “Il Mondo”. Firma prestigiosa anche de “L’Europeo” di Arrigo Benedetti, Gorresio scrisse una decina di saggi storici ottenendo importanti riconoscimenti giornalistici e premi. Nel 1980 l’autobiografia “La vita ingenua” gli valse il Premio Strega. Lavorò fino a poco prima della sua morte, nel 1982, curando la rubrica “Taccuino” per il quotidiano “La Stampa”.

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giovedì 10 marzo 2011

La Marcia del "Miscelino"

L'editrice La Zisa ripropone l'opera di Teodoro Balma "Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei valdesi"


NEV - NOTIZIE EVANGELICHE (protestantesimo - ecumenismo – religioni)
9 marzo 2011
settimanale - anno XXXII - numero 10

(NEV) - L'editrice La Zisa ripropone ai lettori italiani l'opera di Teodoro Balma "Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei valdesi" (pagg. 256, € 16). La riedizione del testo (pubblicato per la prima volta durante il ventennio fascista, particolare che si evince anche dalle parole di elogio dedicate a Mussolini verso la conclusione del volume, scritte soprattutto per evitare la censura) curata dal pastore valdese Italo Pons, ci offre "un'opera di buona divulgazione che rivive la storia valdese come un inno alla libertà, alla strenua difesa dei propri ideali, alla tolleranza, alla dignità dell’Uomo". Le vicende e i personaggi narrati, si legge nella presentazione del libro, "scandiscono in rapida sintesi le tappe salienti di un lungo processo di democrazia religiosa ancora in buona parte insoluto, che oggi, ampliando il discorso, non riguarda più soltanto il culto valdese, ma ciascun credo, specialmente laddove esistono chiese con posizioni dominanti, i cui destini si intrecciano, in un rapporto di connivenza, e talvolta si identificano, col potere politico stesso". Le edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e all'associazione "Libera"; tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".

mercoledì 9 marzo 2011

Arriva in libreria: Palma Civello, “Ho liberato le parole”, Pref. di Antonio Zito, Ed. la Zisa, pp. 144, euro 9,90



La solitudine, l’amicizia, la ricerca di sé sono soltanto alcuni dei temi espressi nel linguaggio poetico di Palma Civello, temi che appartengono e hanno toccato la vita di noi tutti e qui si fanno verso e ci catturano. Un modo per esternare, condividere, affrontare lo stato puro dei sentimenti. I suoi versi mettono in risalto i luoghi dell’anima dove tutti noi possiamo condividere pensieri, sensazioni e momenti.“…c’erano ronzii della tua vita, parole delle tue strade. Ti ho parlato ancora, forse non capivi le mie parole diventate monche sei fuggito fra scorciatoie”. Nella prefazione, il fraterno amico dell’autrice, Antonio Zito ci introduce nella vera anima di questi versi laddove “stanno racchiuse le cose del cuore e della mente […], di ciò che appare e di ciò che è […], dell’amore che c’è, che non c’è e che ci potrebbe essere […], della vita e dei suoi tempi sino a morire, sino a ridere e piangere”. Nelle ultime poesie si denota un attaccamento alla vita e un desiderio di felicità quasi tangibile. Per questo è un libro che va riletto prima di abbandonarsi all’emozione. Ogni lettore potrà trovare qualcosa che gli appartiene.

Palma Civello è nata e vive a Palermo. Laureata in lettere classiche ha insegnato nelle scuole secondarie. Da qualche tempo si dedica con passione alla pittura, ancor più ama scrivere poesie e racconti. Nel gennaio 2008 ha pubblicato il libro di racconti "Volti e svolte al telefono" per la medesima casa editrice. Si è classificata ai primi posti in numerosi concorsi letterari nazionali per opere in poesia e in prosa. Ho liberato le parole è il suo primo libro di poesie.

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“Foto Senza cornici. Macchine fotografiche senza obiettivo”(Ed. La Zisa) di Lorenzo Avola




Recensione di Roberto Oddo

Sono istantanee, immagini non ancora inquadrate, che Lorenzo Avola propone nel suo Foto senza cornici. Macchine fotografiche senza obiettivo, edito da La Zisa (96 pp., 9,90 €). A farla da padrone è quel ‘senza’, che non vuol dire rifiuto: semmai, è implicito il valore di un ‘non ancora’ e, con esso, la domanda sulla direzione che prenderanno queste immagini nella sua vita. Lorenzo è giovanissimo, una volta si sarebbe detto classe 1988, sennonché non conosco persona a cui meno si confaccia una simile etichetta militare. Non che gli manchi la combattività: i suoi stessi versi, anzi, sembrano lottare contro le storture di un mondo che rigetta la militanza, a meno che non sia quella appuntata dalle medaglie di qualche eroe. Ma Lorenzo non si vede un eroe (Specchio, specchio delle mie brame) e vuole costruire un mondo di uomini e donne che s’impegnino per il mondo in cui credono, non martiri che diano nomi a strade attraversate da forme molteplici di ‘male di vivere’. Del resto, è proprio qui, in questi scatti per la via, che l’uomo Lorenzo diventa poeta. L’autore dichiara apertamente la difficoltà a sigillare i suoi versi con una formula che semplifichi l’esperienza e ne schiuda il significato: mi pare invece che, a lettura ultimata, l’originalità di questa poesia si apra al colpo d’occhio proprio nei titoli, nel progetto di un viaggio ancora aperto alle sue destinazioni, ma tutt’altro che privo di saldi orientamenti personali. L’autore sintetizza, in forme che matureranno con lui, questa vita in movimento (Autista della sais, Misilmeri, Etna in lontananza) e la rabbia che in molti proviamo rispetto a un mondo che non somiglia nemmeno alle promesse implicite di chi ci vuol bene. In queste cinquanta poesie convergono lo sbracciarsi del giovane sognatore e i momenti di stanca, in forma di versi nominali, senza un verbo a scardinarne l’apparente ineluttabile immobilità, quasi a prendere atto senza sconti di ciò a cui si deve reagire. La vena dialettica di Lorenzo nei confronti della vita si riversa in uno schema poetico libero, orientato al concetto, alla comunicazione con un lettore che si vuole partecipe e capace di immaginare le mille urgenti risposte che vi si pongono.

sabato 26 febbraio 2011

Storia della chiesa Valdese in un libro di Teodoro Balma


(La Sicilia, Sabato 26 Febbraio 2011)

Riesi. S'è svolta ieri a Palermo presso il Salone della Chiesa valdese di via Dello Spezio la presentazione del libro Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi" (Ed. La Zisa) di Teodoro Balma. Quest'ultimo, pastore valdese, teologo, giornalista e scrittore, nato nel 1907 e morto nel 1994, ha esercitato la sua attività pastorale non solo a Napoli, Catania, Venezia e Torino, ma anche a Riesi dove ha avuto modo di lasciare un segno importante della sua esperienza pastorale. Ad introdurre i lavori di presentazione dell'opera è stato Giuseppe Ficara, pastore e membro della Tavola valdese. E' intervenuto anche Bruno Di Maio, responsabile del Segretariato attività ecumeniche dell'Arcidiocesi di Palermo; Francesco Michele Stabile, storico e docente della Facoltà teologica di Sicilia; Daniele Palermo, presidente del Centro evangelico di cultura "Giacomo Bonelli". Un'opera, quella di Teodoro Balma, che è un autentico inno alla libertà, alla strenua difesa dei propri ideali, alla tolleranza, alla dignità dell'uomo, viste attraverso le vicende ultrasecolari e drammatiche dei Valdesi, il primo ed unico movimento di Riforma religiosa, sorto nel Medioevo e giunto sino ai nostri giorni. Le vicende e i personaggi narrati scandiscono le tappe salienti di un lungo processo di democrazia religiosa ancora in buona parte insoluto, che oggi, non riguarda più soltanto il culto Valdese, ma ciascun credo.

giovedì 24 febbraio 2011

“I valdesi tra Valli e Sicilia”


Ripubblicato il libro del pastore Teodoro Balma

di Giorgio Tourn (Riforma, 22 febbraio 2011)

All’editore La Zisa di Palermo si deve la ristampa di un volume di Teodoro Balma, Il popolo della Bibbia, storia e martirio dei Valdesi, pubblicato da Corbaccio nel 1933, rifacimento di un precedente opuscolo apparso da Sonzogno nel 1929. Il volume costituisce un interessante documento della pubblicistica valdese in epoca fascista, dopo il Concordato. L’impianto è quello tradizionale, come il testo di E. Comba di quegli anni si ferma al 1848.
L’autore, Teodoro Balma, era allora pastore a Catania dove restò sino al 1946. Italo Pons nell’Introduzione, ne dà un ritratto felice, ispirato anche alla simpatia che nasce dall’aver curato la comunità catanese; personalità versatile, comunicatore nato, non casuale il suo interesse per il teatro e il giornalismo, occupò un posto tutto suo nel piccolo mondo valdese del ventennio con le sue iniziative, anche editoriali.
Può dunque essere motivo di interesse rileggere queste pagine a distanza di tempo: lo è assai più, però, analizzare questa ristampa; oltre al testo di Balma e alle pagine di Pons, essa consta infatti di una prefazione di Antonio Di Grado e delle note conclusive di Maurizio Rizzi, testi brevi ma densi di pensiero. Iniziamo da quest’ultimo; l’editore gli ha affidato il compito di redigere un sesto capitolo che, concludendo il testo di Balma, giunga al giorni nostri. Lo assolve fornendo i dati essenziali, il giudizio sui valdesi di Torre Pellice è forse un tantino eccessivo (la cittadinanza onoraria a Mussolini la diede il comune di Torre Pellice); significativo però è il fatto che il nostro autore si interroghi con partecipe riflessione sull’oggi; egli si aspetta che la Chiesa valdese «sappia coniugare la futura “Città di Dio” e la futura “Città dell’Uomo”», sappia pensare «a nuovi strumenti di comunicazione» laddove invece «ha ritardi culturali notevoli»; che sappia pensarsi «come chiesa del terzo millennio facendosi carico di problemi di natura planetaria», e divenire cioè «pienamente italiana». Non si può che concordare ma come tradurre in termini operativi questo auspicio? Il pensiero corre a formazioni politiche odierne, i cui enunciati programmatici sono raramente calati nel concreto.
Neppure Di Grado lo dice, se non enunciando il paradosso della fede che evoca a ragione, ricordando che non si trapianta la purezza dei valori, l’Evangelo, nell’impurità dei luoghi, cioè nella storia, se non nel sola fide. Ciò che colpisce però nel testo è lo sguardo con cui legge Catania, e ciò che si profila dietro di lei: la Sicilia di Bonavia, ma anche di Brancati e Sciascia, la sfinge con cui si misurano coloro che giungono «dai cieli limpidi delle Valli». E la chiave dell’operazione di cui discorriamo – la ristampa di Balma e i testi che l’accompagnano – sta probabilmente nella percezione di un valdismo siciliano, percepito, intuito, sognato? La sua polarità radicale rispetto a un valdismo nordico è evidente, ed è evidente una sua identità forte; proprio per questo è affascinante ipotizzare un confronto. E leggerli in una dialettica, come non si ha in nessuna altra regione d’Italia.
È casuale che in questo febbraio valdese si stampi e ristampi storia, ci si interroghi cioè sull’identità a Torre Pellice e Palermo?

T. Balma, Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi, a c. di Italo Pons, prefaz. di Antonio Di Grado, nota di Maurizio Rizza, La Zisa, Palermo, 2011, pp. 256, euro 16, 00.

martedì 22 febbraio 2011

Palermo 25 febbraio, Si presenta il volume “Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi” di Teodoro Balma (Ed. La Zisa)


“Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi” (Ed. La Zisa) verrà presentato venerdì 25 febbraio, alle ore 18, presso il Salone della Chiesa valdese di via Dello Spezio 43 (dietro Teatro Politeama, angolo via E. Amari), a Palermo. Introdurrà Giuseppe Ficara, pastore e membro della Tavola valdese. Interverranno: Augusto Cavadi, editorialista de “la Repubblica-Palermo”; Bruno Di Maio, responsabile del Segretariato attività ecumeniche dell’Arcidiocesi di Palermo; Francesco Michele Stabile, storico e docente della Facoltà teologica di Sicilia; Daniele Palermo, presidente del Centro evangelico di cultura “Giacomo Bonelli”. Modererà Davide Romano, giornalista.


Il Libro: Teodoro Balma, “Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi”, a cura di Italo Pons, prefazione di Antonio Di Grado, con una nota di Maurizio Rizza. Edizioni La Zisa, pp. 256, euro 16,00.

Questa di Teodoro Balma è più un’opera di buona divulgazione che non di mera erudizione storiografica, la cui impostazione risente, non poco, del clima politico – il ventennio fascista – nel quale fu concepita e scritta. Nonostante quel che possa sembrare ad un lettore poco attento, soprattutto nelle pagine finali del libro, dove l’Autore rende omaggio all’allora capo del governo – un atto dovuto onde evitare gli ostacoli della censura e non di certo per piaggeria o per un errore di valutazione –, tutto il volume è un inno alla libertà, alla strenua difesa dei propri ideali, alla tolleranza, alla dignità dell’Uomo, viste attraverso le vicende ultrasecolari e drammatiche dei Valdesi, il primo ed unico movimento di Riforma religiosa, sorto nel Medioevo e giunto sino ai nostri giorni. Le vicende e i personaggi narrati scandiscono in rapida sintesi le tappe salienti di un lungo processo di democrazia religiosa ancora in buona parte insoluto, che oggi, ampliando il discorso, non riguarda più soltanto il culto Valdese, ma ciascun credo, specialmente laddove esistono Chiese con posizioni dominanti, i cui destini si intrecciano, in un rapporto di connivenza, e talvolta si identificano col potere politico stesso. Questo avviene al tempo in cui siamo, sino al paradosso che gli abusanti di un luogo, spesso diventano gli abusati in un’altra parte di questo nostro stupido mondo.

Teodoro Balma (1907-1994), pastore valdese, teologo, giornalista e scrittore, ha esercitato la sua attività pastorale in diverse città italiane, come Napoli, Catania, Riesi, Venezia e Torino, lasciando in ciascuna il segno della sua forte personalità. Ha collaborato a diversi periodici: “Corriere di Sicilia”, “Persona”, “Protestantesimo”, “La Luce”, “L’Appello”, “Gioventù Cristiana”. Tra le sue opere, si ricordano: Storia dei Valdesi (Milano 1929), Lineamenti di dottrina cristiana (Catania 1934), Voci degli Apostoli (Catania 1938), Il Costume Valdese (Catania 1938).

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Politica, Lega Nord, "Inganno padano. La vera storia della Lega Nord" recapitato a casa di Umberto Bossi


Gli scheletri nell’armadio del Carroccio bussano alla porta di Umberto Bossi. “Inganno padano. La vera storia della Lega nord”, il libro scritto dai giornalisti Fabio Bonasera e Davide Romano, è stato recapitato in questi giorni al domicilio privato del Senatùr. Pubblicato dalla casa editrice palermitana La Zisa, il documento, che si fregia della prefazione di Furio Colombo, svela diversi retroscena della politica leghista, per anni rimasti sotto silenzio.
Si tratta di un’inchiesta che costituisce un unicum nel panorama editoriale italiano, tracciando una sorta di cronologia dell’evoluzione della Lega, dagli albori ai nostri giorni, evidenziandone l’ambiguità dovuta alla sua perdurante veste di partito di lotta e di governo al contempo.

In libreria: "Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord" di Fabio Bonasera e Davide Romano, Prefazione di Furio Colombo, Edizioni La Zisa, pagg. 176, euro 14,90 (www.lazisa.it)
2a ristampa in una settimana!



Da oltre vent’anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d’ordine, la balzana simbologia. Sono pressoché ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all’inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere. Diventano altresì chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d’acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.

Fabio Bonasera (Messina, 1971), giornalista professionista. Gli esordi professionali nella sua città natale, al Corriere del Mezzogiorno, dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare alla corte de Il Gazzettino, dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, è direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.

Davide Romano (Palermo, 1971), giornalista pubblicista. Ha lavorato per diversi anni nell’ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate ed è stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato, tra l’altro: Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005); La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007). Ha curato il saggio inedito del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009).

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lunedì 14 febbraio 2011

Roma 15 febbraio, Dario Piombino-Mascali presenta a Unomattina il libro “Il maestro del sonno eterno” (La Zisa)


Domani, martedì 15 febbraio, i mummiologi Albert Zink e Dario Piombino-Mascali dell'EURAC, Istituto per le Mummie e l'Iceman, saranno ospiti della trasmissione televisiva Unomattina che va in onda su Rai 1. I due studiosi, impegnati da anni in un'attento studio delle mummie attraverso tecniche non invasive, interverranno a proposito dei nuovi sviluppi nell'indagine scientifica dei resti mummificati. In particolare, Dario Piombino Mascali parlerà delle ricerche da lui condotte e contenute nel volume “Il maestro del sonno eterno”, Pubblicato dalla casa editrice La Zisa e già alla seconda edizione.

IL LIBRO: Quali segreti custodisce Rosalia Lombardo, la ‘Bella Addormentata’ delle Catacombe di Palermo, ritenuta a ragione la più bella mummia del mondo? Quali alchimie hanno permesso la perfetta conservazione di una bambina di due anni, a quasi un secolo dalla sua morte? Chi ne è stato l’artefice? Tali interrogativi, rimasti per lunghissimo tempo irrisolti, trovano ora finalmente risposta in questo saggio dell’antropologo Dario Piombino-Mascali. Una ricostruzione appassionante della vicenda che lega la piccola Rosalia Lombardo ad Alfredo Salafia, imbalsamatore palermitano dai contorni finora velati dalla leggenda. Un viaggio avvincente, che l’autore compie prendendo per mano il lettore e conducendolo nel cuore di una storia mai rivelata prima, se non attraverso frammenti e contraddizioni.

Dario Piombino-Mascali, nato a Messina nel 1977, è ricercatore presso l’Accademia Europea (EURAC) di Bolzano, dove coordina il Progetto “Mummie Siciliane”. Borsista della National Geographic Society, è stato recentemente insignito del titolo di membro onorario dall’American Society of Embalmers. Collabora attivamente con il Museo Archeologico dell’Alto Adige, i Musei Vaticani ed i Musei Reiss-Enghelhorn per lo studio scientifico di mummie umane.