lunedì 13 giugno 2016

In libreria: Stefano Franzolin, «Uomini e tendenze del socialismo astigiano. Il ‘vignismo’ e “La Voce socialista” (1913-1922)», Edizioni La Zisa, pp. 192, euro 16,00






Sulla scia di un progetto di ricerca, dal titolo Tra sviluppo e marginalità. L’Astigiano dall’Unità agli anni Ottanta del Novecento, Stefano Franzolin ripercorre un periodo non del tutto esplorato della storia del socialismo astigiano durante il primo ventennio del Novecento. L’assenza di studi sul settimanale «La Voce socialista» ha consigliato di impostare e sviluppare il lavoro quasi esclusivamente sulla base delle fonti d’archivio e delle testate giornalistiche locali. Se l’analisi del settimanale «Il Galletto», principale canale di espressione del raggruppamento socialista autonomo che fa capo alla figura di Annibale Vigna, può contare su una letteratura sufficientemente ampia, altrettanto non si può dire della «Voce socialista». È proprio in questo contesto di assenza di studi tematici e organici che si colloca il contributo della seguente ricerca, condotta attraverso la lettura del settimanale, conservato in microfilm presso l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Asti.

Stefano Franzolin si laurea nel 2012 all’Università degli studi di Torino in Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità. A partire dal 2013 collabora con Cliomedia Officina in qualità di redattore multimediale, collaborando così a progetti di valorizzazione del patrimonio dell’Archivio storico Telecom Italia e alla redazione del portale dell’Archivio degli Iblei. Ha fatto parte della redazione della mostra virtuale online sulla storia delle telecomunicazioni l’Italia chiamò, realizzata in collaborazione con il MIBACT - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito del progetto Movio, coordinato dall'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane (ICCU) e cofinanziato da Fondazione Telecom Italia. Riceve il premio Optime 2013 all’Unione Industriale di Torino. Nel 2014 pubblica il saggio di ricerca Il socialismo ufficiale astigiano. «La Voce socialista (1913-1922)» sul quattordicesimo numero della rivista «Asti contemporanea».

martedì 7 giugno 2016

Se Pupi Avati scrive a Francesco Billeci: Ho letto il tuo libro, sei come Sciascia...


Una bella sorpresa in casa editrice questa mattina. Il regista Pupi Avati scrive al nostro Francesco Billeci - che ci ha autorizzati a pubblicare la lettera - complimentandosi con lui per il suo bel libro e paragonandolo addirittura a Leonardo Sciascia. Troppo onore, anche per la casa editrice!

venerdì 3 giugno 2016

Con l’opera teatrale “Pan”, del celebre scrittore Charles Van Lerberghe, le Edizioni La Zisa inaugurano una collana – la prima in Italia - interamente dedicata alla letteratura franco-belga “Belgica”.







Con l’opera teatrale “Pan”, del celebre scrittore Charles Van Lerberghe, le Edizioni La Zisa inaugurano una collana – la prima in Italia - interamente dedicata alla letteratura franco-belga “Belgica”.

Arriva in libreria: Charles Van Lerberghe, “Pan. Commedia satirica in tre atti, in prosa”, Testo francese a fronte, Traduzione di Fabrizio Catalano, Edizioni La Zisa, pp. 216, euro 16,00

Con questa controversa opera teatrale, in cui Charles Van Lerberghe immagina che il dio Pan, resuscitato nella prima notte di primavera nella campagna belga per sovvertire un ordine politico e religioso creato da secoli di oscurantismo, venga sottoposto ad un assurdo processo dai benpensanti e da coloro che s’illudono di detenere il potere e la verità, nasce, nei primi anni del ’900, la drammaturgia del grottesco. Questa satira della borghesia e del clericalismo, a tratti sfacciata, a tratti lirica, pervasa di coraggio e di speranza, che debuttò tra le polemiche al Théâtre Marigny di Parigi, viene per la prima volta proposta ai lettori italiani.

Charles Van Lerberghe (Gent, 21 ottobre 1861; Bruxelles, 26 ottobre 1907) è stato poeta, drammaturgo e raffinato narratore. La sua prima pubblicazione, Les flaireurs: breve, incalzante ed angoscioso dramma che decretò la nascita del teatro simbolista. Dopo una prima raccolta di liriche, Entrevisions, Van Lerberghe reinventò, nella luce del panteismo, il mito della genesi, del peccato originale e della ribellione a Dio: La chanson d’Ève è da molti ritenuto il punto culminante del Simbolismo. Scrisse alcuni racconti intrisi di mistero e di magia, e tornò al teatro con Pan: una commedia irriverente, in cui s’invita l’uomo a recuperare il rispetto della natura che lo circonda.

Fabrizio Catalano (Palermo, 14 ottobre 1975), regista e drammaturgo di fama nazionale, ha tradotto dal francese testi teatrali e liriche di Charles Van Lerberghe, Georges Rodenbach, Émile Verhaeren, Auguste de Villiers de l’Isle-Adam.

martedì 31 maggio 2016

In arrivo in libreria: Grazia Giordano Alaimo, “Francesco di Paola, un Santo dei nostri tempi. Vita in versi e in rima”, Edizioni La Zisa, pp. 144, euro 12,00 (Isbn 978-88-9911-364-3)






La storia di San Francesco di Paola – grazie all’autrice che in versi la ricostruisce basandosi su documenti certi, sulle fonti della vita dell’Anonimo e dei Processi per la canonizzazione – si fa poesia e ci viene svelata, raccontandoci di un uomo vissuto in un’epoca non priva di disagi, ma sempre pronto, facendo penitenza, a operare per la pace. L’ascesi, l’amore verso Dio e verso il prossimo, il silenzio orante, l’umiltà, la carità, la penitenza evangelica furono in Francesco esigenza vissuta fin dalla più tenera età e oggi costituiscono quella eredità che Egli ci ha lasciato. A distanza di sei secoli Francesco si erge da anti a noi come un gigante di santità desideroso di guidarci verso Cristo, proponendoci ancora oggi l’attualità del suo carisma, strada sicura per giungere alla salvezza.

Grazia Giordano Alaimo è laureata in Giurisprudenza, nata a Canicattì (Ag), risiede a Palermo. Ha pubblicato la raccolta Il dono e Il Vangelo di Luca in endecasillabi. Ha composto in versi Le sette parole di Gesù sulla croce, dodici liriche dedicate alla Madonna, la vita del Servo di Dio Padre Gioacchino da Canicattì e quella di San Francesco di Paola. Vincitrice di numerosi concorsi poetici, collabora con periodici di cultura.

mercoledì 25 maggio 2016

Palermo venerdì 27 maggio, Per la rassegna “Libri in cantina” degustazione di vini Cottanera con presentazione del romanzo “Alice tra le bancarelle della Vucciria” Ludovico Benigno, Ed. La Zisa




Nell’ambito della rassegna “Libri in cantina”, appuntamento il 27 maggio, alle ore 17 e 30, presso l’Enoteca Cavour di via Cavour n. 7, a Palermo, per la degustazione gratuita, guidata da un esperto sommelier, dei vini dell’azienda Cottanera, accompagnata da assaggi di mozzarella di bufala campana e di prelibatezze siciliane, e per la presentazione dell’avvincente romanzo “Alice tra le bancarelle della Vucciria” Ludovico Benigno, Ed. La Zisa. Oltre all’autore, interverrà il giornalista Davide Romano. 

Un vecchio palazzo cede sotto i colpi del tempo. Scampata una potenziale ecatombe, adesso un muro si erge a garantire l’incolumità dei sollazzi notturni dei giovani palermitani: è il Checkpoint Palermo, che separa la Vucciria Est dalla Vucciria Ovest. Sormontata da montagne di immondizia e delinquenza, la Vucciria continua a essere il centro della movida palermitana, così pericolante – e pericolosa – ma allo stesso tempo affascinante custode silenziosa di un tesoro pronto a svelarsi ogniqualvolta al peggio sembra non esserci fine. Il tempo si dilata; un ratto, candido come l’innocenza, traccia una via di fuga tra la fatiscenza in piazza: Alice non ci pensa due volte e lo segue senza indugi. Non passerà molto tempo prima che la giovane metta in discussione quella scelta, tra i deliri – più o meno lucidi – del flusso di coscienza del quale si ritrova in balìa. Con Alice tra le bancarelle della Vucciria, Ludovico Benigno s’ispira liberamente al capolavoro di Lewis Carroll, riadattandolo alla martoriata realtà dell’antico mercato palermitano, fatto oggi sempre meno di bancarelle e sempre più di delinquenza. È un vorticoso viaggio senza punti di riferimento, durante il quale non si capisce mai dove comincia la realtà e dove la fantasia svanisce, alla vana e disperata ricerca della strada giusta da seguire.

lunedì 16 maggio 2016

Palermo 3 giugno 2016, Al via il corso base di lingua russa “Kharasho!”





Partirà venerdì 3 giugno 2016, alle ore 18, presso i locali dell’Associazione culturale La Tenda di Abramo, in via Lungarini 60, a Palermo, il corso base intensivo di lingua russa “Kharasho!” organizzato dall’associazione La Tenda di Abramo, dalla casa editrice La Zisa e dall’Istituto di lingua e cultura russa “Alexandr Puskin”. Il corso, che sarà tenuto da un insegnante madrelingua qualificata, ha un costo complessivo di soli 70 euro (materiale incluso) per 4 incontri di 2 ore ciascuno, più 4 ore di attività interattiva e laboratorio. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato. Info: tel. 091 5509295 - cell. 327 9053186 o scrivere a: ass.latendadiabramo@gmail.com
Iscrizioni entro il 31 maggio.

mercoledì 11 maggio 2016

Aperte le iscrizioni al corso base di lingua inglese “Well!”





Sono aperte le iscrizioni al corso base di lingua inglese “Well!” organizzato dall’associazione culturale La Tenda di Abramo e dalla casa editrice La Zisa. Le lezioni, che avranno cadenza settimanale e che saranno tenute da un insegnante qualificata, si svolgeranno presso i locali dell’associazione La Tenda di Abramo, siti in via Lungarini 60, a Palermo. Il corso ha un costo complessivo di soli 70 euro (materiale incluso) per 4 incontri di 2 ore ciascuno, più 4 ore di attività interattiva e laboratorio. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato. Per info contattateci al tel. 091 5509295 - cell. 327 9053186 o scrivete a: ass.latendadiabramo@gmail.com