mercoledì 1 aprile 2015

Corso base di iconografia bizantina



Corso base di iconografia bizantina


DOCENTE – Alfredo Efraim Augello

DESCRIZIONE
 
Il corso si propone di far vivere ai partecipanti un'esperienza il più possibile completa a livello culturale, spirituale e pratico, cercando di mantenere uniti i tre aspetti. Verranno sinteticamente illustrati i principi di base dell’arte sacra bizantina. 

Si cercherà inoltre di evidenziare la peculiarità dell’icona nel suo carattere sacrale e liturgico, la sua simbologia, le sue finalità religiose. Si affronteranno concretamente gli aspetti tecnici della realizzazione grafico-pittorica di un’icona, dalla scelta dei materiali alla stesura finale.

Questo processo artistico non prescinde comunque dalla creatività individuale: passo dopo passo, tra la stesura del bolo e l’applicazione dei fogli d'oro, tra la ricerca del colore giusto e delle decorazioni finali, i corsisti potranno esercitarla liberamente. Il risultato finale sarà sorprendente perché evidenzierà la molteplicità delle possibili realizzazioni dello stesso tema, oltretutto “fissato” in forme canoniche da una tradizione secolare. Dalla sensibilità dei singoli corsisti nascerà infatti un'opera unica e irripetibile! 

NUMERO MASSIMO PARTECIPANTI: 15

DESTINATARI: Il corso si rivolge a principianti e amatori che vogliono scoprire l'antica arte dell'iconografia bizantina. 

MODALITÀ DIDATTICHE: Lezioni teorico pratiche.

NUMERO INCONTRI: 12

CONTRIBUTO SPESE: 170 euro (in un’unica soluzione e comprensive del materiale necessario per il corso)

INIZIO CORSO: 8 maggio 2015



La sede del corso: Comunità Ellenica siciliana 'Trinacria', Cantieri culturali della Zisa, Palazzina Gialla, Palermo

Al termine del corso verrà rilasciato ai partecipanti un attestato di frequenza.

È possibile iscriversi al corso entro e non oltre il  30/04/2015
 
Per informazioni e iscrizioni: lazisaeditrice@gmail.com; Tel./Fax 091 5509295

Il corso è patrocinato dalla Comunità Ellenica di Palermo “Trinacria” ed è organizzato dall’Associazione culturale      “La Tenda di Abramo” e della casa editrice La Zisa



















giovedì 26 marzo 2015

Progetto Accademia, La tesi di laurea può diventare un vero libro





La casa editrice La Zisa offre una grande opportunità a laureandi e laureati, proponendo la pubblicazione delle tesi di laurea già discusse o da discutere all’interno della nuova collana “Accademia”. È possibile inviare i testi, insieme ai propri dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico), entro e non oltre il 31 maggio 2015 al seguente indirizzo:


Edizioni La Zisa, via Lungarini 60 – 90133 Palermo; o via e-mail a: lazisaeditrice@gmail.com, in formato doc o pdf.


Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale. I manoscritti non saranno restituiti. Tutte le tesi selezionate, tra le più originali e brillanti, saranno immesse sul mercato sotto forma di saggi dotate di codice Isbn per essere identificate in tutto il mondo, di bollino Siae per la tutela del diritto d’autore e di codice a barre e verranno promosse e distribuite su tutto il territorio nazionale.


Il progetto “Accademia”, che non ha precedenti in Italia, persegue l’obiettivo di diffondere e far conoscere le nuove visioni di chi ha svolto un serio lavoro di ricerca, impostazione e analisi riguardo le più svariate tematiche. La pubblicazione della tesi può valere, inoltre, un maggiore punteggio ai concorsi pubblici, arricchire il curriculum vitae ed è la memoria tangibile di un giorno importante da dedicare ad amici cari e parenti.


Per informazioni scrivere a lazisaeditrice@gmail.com o chiamare allo 091 5509295

In libreria: Giuliana Sorci, “I social network. Nuovi sistemi di sorveglianza e controllo sociale”, Edizioni La Zisa, pp. 144, euro 12,00




Nella società dell’informazione la merce più preziosa è proprio la “conoscenza”, che deriva dallo scambio di know-how e informazioni che viaggiano attraverso la rete. Contestualmente allo sviluppo della società dell’informazione si è andata diffondendo una forma di controllo sociale e di sorveglianza (sempre più capillare e invasiva) su gran parte della popolazione occidentale. Questo lavoro di ricerca approfondisce, quindi, le tematiche concernenti i social network (funzioni, storia) e i nuovi sistemi di sorveglianza e controllo sociale legati al loro utilizzo, analizzando le modalità e i sistemi attraverso i quali si attuano le pratiche di sorveglianza e controllo sociale per mezzo di questi nuovi sistemi di comunicazione di massa.

Giuliana Sorci, laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università di Pisa, ha altresì conseguito la laurea specialistica in Storia e civiltà (sempre presso l’ateneo pisano) presentando la tesi da cui è tratto questo saggio, con la quale si è classificata seconda all’edizione 2014 del Premio dedicato alla memoria di Matteo Muzzetto, presso l’Università di Pisa. È socio fondatore dell’associazione “Centro Zabùt - documentazione lotte sociali”.

Quel papa politico che fece crollare l’Urss



“LA SPALLATA FINALE. Giovanni Paolo II e la Guerra Fredda” di Paola Bergonzoni


La storia, secondo Marc Bloch, è sempre “storia di uomini”. È facendo tesoro di questo pensiero che Paola Bergonzoni, giornalista, sociologa e criminologa, ha ricostruito in questo libro una parte centrale della vita di papa Giovanni Paolo II, ma soprattutto dell’uomo Karol Wojtyla: il suo ruolo nella fine della Guerra fredda e nel crollo del regime sovietico.

Di Karol Wojtyla, proclamato santo da papa Francesco il 27 aprile 2014, è stato detto e scritto tanto. Ma in “La spallata finale”, l’autrice, utilizzando il taglio tipico del giornalismo investigativo e lo stile della cronista, punta i riflettori su un aspetto particolare della vita del papa polacco: la sua azione “politica”, quell’azione che gli ha conferito un ruolo da protagonista all’interno dello scontro tra Est e Ovest, una “par-tita a scacchi” fra Usa e Urss lunga più di quarant’anni e finita con il crollo del muro di Berlino.

Papa Wojtyla è stato l’uomo che ha dato la “spallata finale” all’Urss, la spallata che ha fatto crollare il già traballante impero sovietico. Paola Bergonzoni, dopo aver esplorato il momento storico e l’uomo, evidenzia ogni mossa giocata da Wojtyla attraverso una ricerca inedita: “investiga” nelle pieghe dei reportage di grandi quotidiani italiani sui viaggi europei del papa dal 1979 al 1989, l’anno del crollo del muro. Dalle inchieste dell’epoca, che registravano “a caldo” non solo che cosa facesse e dicesse il papa polacco, ma anche le risposte che arrivavano dalla folla e dalle istituzioni, emerge chiaro quale fosse l’obiettivo di Wojtyla: affondare i leader di oltre cortina, scardinare l’ordine di Yalta e arrivare a un’Europa unitaria e compatta “dall’Atlantico agli Urali”.

In questo percorso l’autrice, inserendosi in un filone storiografico illuminato da importanti studi – tra gli altri di Melloni, Morozzo della Rocca, Riccardi –, apre archivi, memorie e ricordi, mostrando come la dimensione politica del papa non debba mai essere disgiunta da quella culturale e religiosa. E mostra anche come Giovanni Paolo II fosse certamente uno statista ma, nel contempo, anche e sempre un uomo di Chiesa, quindi mai definibile con toni semplicistici, o attraverso etichette di progressista o conservatore: una tentazione a cui stampa e storiografia non hanno quasi mai saputo resistere.


Paola Bergonzoni è nata a Bologna nel 1960. Giornalista professionista, dal 1987 al 1999 e dal 2004 al 2010 ha lavorato a «il Resto del Carlino» dove si è occupata di cronaca politica e di cronaca nera, seguendo anche fatti di rilevanza nazionale come i delitti della Uno bianca. Si è laureata con lode in Sociologia e Scienze criminologiche all’Università di Bologna, con una tesi in Storia contemporanea sul ruolo di Giovanni Paolo II nella fine della Guerra fredda. Dalla tesi, rivista nella scrittura e ampliata nelle fonti, è nato questo libro.



Paola Bergonzoni, “La spallata finale. Giovanni Paolo II e la Guerra Fredda”, Edizioni La Zisa pp. 160, euro 12,00