Le sorti della Repubblica romana dipendono dai destini di
due temibili schieramenti, quello dell’impavido Cesare e quello aristocratico,
capeggiato dagli irriducibili generali pompeiani. Ma ciò che realmente guiderà
le mosse di questo duello è una diversa concezione del potere: lasciare che sia
un uomo solo alla guida di Roma, con l’effetto immediato di esautorare il
Senato, e con esso un’intera tradizione politica, o credere a rischio il
destino del Popolo romano, e lottare per una causa chiamata “Libertà” e
“Repubblica”? In un clima di tensione, tra il frastuono delle armi e le urla di
battaglia, emerge il profilo di un nobile stratega dall’indiscusso talento per
la guerra: Tito Labieno. Un tempo amatissimo alleato di Cesare, Labieno opporrà
resistenza alla solitaria corsa al potere del Dittatore, fronteggiandolo nel
ruolo di una perfetta nemesi lungo l’arco del racconto.
Filippo Ferrandi è nato a Palermo nel 1988. Si è laureato in
Studi Storici, Antropologici e Geografici presso l’Università degli Studi di
Palermo, lavora come docente nelle scuole secondarie superiori e ha insegnato
Italiano agli stranieri. Animato da un profondo interesse per la Storia Romana,
e i suoi illustri personaggi, si dedica alla ricerca sul tema.
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