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martedì 5 gennaio 2021

L'avvincente narrazione di un viaggio in Algeria nel libro di Pietro Nastasi



Pietro Nastasi, «Verso Verso Timimoun,“La rossa”. Cronaca di un viaggio in Algeria», con foto dell’autore, Edizioni La Zisa, pp. 72, euro 12,00 (Isbn 978-88-319-9074-5)

 

Chi ha conosciuto il Deserto non può più farne a meno. È un luogo magico, che conquista fin dal primo istante e che rimane dentro per sempre. Lo so bene, io che ne ho attraversati sette da sola, e lo sa bene anche l’autore Pietro Nastasi che descrive con passione la sua esperienza di viaggiatore tra oasi e sabbie del Sahara, un percorso che lo porta a contatto con le realtà locali e con la storia e le tradizioni di popoli, che da sempre abitano luoghi inaccessibili per la maggior parte degli esseri umani. 

Eccolo viaggiare attraverso la Tunisia, l’Algeria, la Libia, percorrere con le jeep recenti e antiche piste alla scoperta di luoghi indimenticabili ma soprattutto alla scoperta della propria anima, come sempre succede a chi viaggia nel Deserto. Tra dune mozzafiato e notti stellate, tra il sole implacabile, che solo le tempeste di sabbia riescono a smorzare, Pietro Nastasi racconta il suo viaggio, con semplicità, senza trascurare i dettagli che ben descrivono i ritmi quotidiani là dove il tempo e lo spazio sembrano quasi irreali. Il rito del tè, l’ospitalità mai ostentata, i silenzi pieni di pensieri e di gesti, gli sguardi profondi di chi conosce e sa accettare le regole di una vita essenziale. 

Viene subito voglia di partire, di ritrovare colori, sapori ed emozioni che solo la sabbia sa regalare. “Ciò che il Deserto vuole è del Deserto” recita un antico proverbio Tuareg. E così deve essere, se si vuole davvero comprenderlo ed amarlo.

(Carlo Perrotti)

 

PIETRO NASTASI nasce nel 1975 a Castelvetrano, un piccolo paese della Sicilia. Sogna i suoi viaggi già dall’adolescenza e raggiunta la matura età si scopre interessato e incuriosito dalle diverse culture del Mondo, ma è grazie alle esperienze road trip che si scopre appassionato della cultura sahariana e di fotografia. Le sue esperienze in Africa sono continuate negli anni, spesso in compagnia anche del padre; ha partecipato in veste di pilota a diverse gare automobilistiche di orienteering con buoni piazzamenti che gli hanno consentito di approfondire sul campo le tracce storiche delle vecchie vie carovaniere. Decide di scrivere il primo libro per raccontare le esperienze vissute durante questi viaggi ma narra anche delle sue sensazioni, dei suoi pensieri che corrono uno dopo l’altro, quasi confondendosi tra loro nell’immensità delle serate trascorse nel deserto. Colpito già da ragazzo dalla malattia del “Mal d’Africa”, ha letto di avventure, di storie, di romanzi ambientati in Africa e mai si è stancato di conoscere e esplorare questa cultura.

 

Parte del ricavato della vendita del presente volume sarà destinato ai progetti dell’Associazione INSHUTI Italia-Rwanda onlus