Per il secondo anno consecutivo, il nostro Mario G. B.
Tamburello vince il premio internazionale di poesia Città di Marineo. Questa
volta è stata premiata la sua silloge "Diapason. Poesie in sicano e
pensieri in polilinguismo" (Ed. La Zisa).
Nel 2013, si era aggiudicato il secondo posto con la sua raccolta “On-Off”,
sempre edita da La Zisa.
In
libro: Mario G. B. Tamburello, “Diapason. Poesie in sicano e pensieri in
polilinguismo”, Presentazione di don Franco Roggiani, Prefazione di Vincenzo
Catarella, Edizioni La Zisa, Pp. 80, Euro 9,90
Chi nel suo primo aprirsi al
mondo e nell’affacciarsi alla relazione ha sperimentato la comunicazione
verbale in un dialetto ne resta segnato per tutta la vita. Immagini, suoni,
paragoni con cui si nomina la realtà che ci circonda avranno il timbro di quella
lingua nativa. La lingua successiva, la lingua di tutti, non cancellerà il
primo modo con cui abbiamo dato nome agli affetti, ai sentimenti, alle cose, al
mondo. Nei momenti di maggiore concitazione emotiva questa lingua originaria
risalirà dalle profondità nelle quali sembrava definitivamente sepolta e ci
tornerà alle labbra quasi per istinto. La poesia, infatti, nasce da momenti di
alta concentrazione dei sentimenti e della riflessione più calda, intima; può
trovare, quindi, congeniale l’uso del codice linguistico primario: quello
appunto con cui abbiamo percepito e nominato gli affetti, il pensiero, il
sentimento della realtà e abbiamo cominciato a dirli e ricambiarli. (dalla
Presentazione di don Franco Roggiani)
Mario G. B. Tamburello nasce
nel 1962 a Milano da genitori siciliani. Insegnante di matematica e biologia,
impiegato all’ospedale Sacco di Milano quale referente della qualità per la
Direzione medica di Presidio. Dal 2010 all’azienda ospedaliera di Legnano nel
ruolo amministrativo prima presso il Comitato etico, ora presso l’Unità di cure
palliative e terapia del dolore. Già vicepresidente di un’associazione onlus
dedicata alla disabilità da malattie neurologiche e difensore civico comunale,
è stato anche assessore ai servizi sociali a Cuggiono (MI) dove risiede con la
moglie M. Carmela e i figli Jacopo e Antonio. Nel 2012 segnalato per la poesia
inedita Vinu e castagni (ora in Diapason ) al Concorso Nazionale di Poesia
Città di Seregno, e finalista con la poesia Sacristia tratta dalla raccolta “On-Off”
al Premio Nazionale di Poesia Città di Civitavecchia. Nel 2013 la raccolta di
poesie “On-Off”, come libro edito in lingua siciliana, ha ottenuto il Premio
speciale della giuria al Concorso Internazionale di Letteratura “Targa
Marcocci” e il secondo posto al 39° Premio Internazionale di Poesia Città di
Marineo.
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