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venerdì 8 marzo 2019

In libreria: Giada Trapani, “Blocco zero. Poesie”, Edizioni La Zisa, pp. 96, euro 12,00




Alcune parole toccano la nostra vita con la decisione propria del­le pietre, come piccoli ciottoli rotolano sulla nostra pelle, come la­stra appuntita la feriscono; le parole possono essere come macigni e lasciarci attoniti, possono essere come marmo e diventare sculture d’arte; le parole possono essere come scogli, appigli nel mare che ci regalano salvezza, ma possono anche essere come lapidi, parole che ci tolgono quella stessa salvezza.
Le poesie di Giada Trapani sono composte da questo tipo di parole, sono versi fatti di pietre, ma più che ciottoli insignificanti esse ap­paiono come gemme preziose: per alcuni occhi potranno apparire diamanti allo stato grezzo, ma un occhio abituato alla lirica potrà accorgersi che queste gemme brillano come uno specchio che riflette l’immagine dell’autrice stessa, un’immagine composta da tante tra­sparenti facce, sfaccettature di luce, opere di rara bellezza.

Giada Trapani è nata a Palermo, ivi ha studiato pianoforte pres­so il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini, ha poi conseguito il Diploma di Laurea in “Canto” a indirizzo “Artistico”, l’abilitazio­ne alla Didattica Musicale Infantile e la Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Palermo, sviluppando una tesi di filosofia morale. Dopo studi concernenti tematiche ambientali e un Master in “Politiche e Strumenti di Sviluppo Sostenibile”, ha vinto una borsa di studio e ha iniziato a lavorare presso enti e aziende di settore, occu­pandosi di formazione ambientale e progettazione alla sostenibilità. Con Edizioni La Zisa ha pubblicato anche il saggio L’origine del male. Sul pensiero filosofico dell’ultimo Pareyson nel 2016.

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