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mercoledì 29 gennaio 2014

Recensione di “Poesia nascosta. Le ricette della cucina tradizionale ebraica italiana” di Ines De Benedetti, Edizioni La Zisa, p.288, € 18 (Shalòm, gennaio 2014)

“Non c’è gioia senza mangiare e bere” recita una frase del Talmud. Il cibo, infatti, nella tradizione ebraica diasporica ha un valore fondamentale: le donne di generazione in generazione hanno trasmesso non solo semplici ricette ma dei piatti tradizionali che legano la Torà alla quotidianità, come momento di gioia e di unione familiare. Poesia nascosta, edito per la prima volta nel 1931, fu il primo libro di ricette ebraiche mai pubblicato in Italia. L’autrice ha messo a disposizione di quattro generazioni di famiglie ebraiche italiane un insieme di ricette che ancora oggi trova- no spazio nelle nostre cucine. Il libro si apre con il poemetto Ode al cuscussù del poeta Angiolo Orvieto e seguono ricette italiane ebraiche con influssi ashkenaziti e sefarditi, ricette non tipicamente ebraiche ma adattate alla tavola ebraica, ricette fantasiose e quelle legate alle festività.

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