La casa editrice La Zisa nasce nel 1988 a Palermo e in breve tempo si afferma nel settore dell'editoria di qualità proponendo classici ormai dimenticati e nuovi autori di talento.
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martedì 22 gennaio 2013
giovedì 10 gennaio 2013
Arriva in libreria: Sergio Marioli, “Una rosa gialla per Lucia”, La Zisa, pagg. 96, euro 10
Nata in una famiglia povera da genitori sordomuti, Lucia sin dall’infanzia
è costretta ad una vita fatta di sacrifici. All’età di appena sei anni deve
infatti lasciare casa e viene affidata ad una coppia di coniugi palermitani. Da
questo momento imparerà a convivere con la nostalgia della sua vera famiglia,
ma non si arrenderà mai all’idea di ricongiungersi con le sorelle e i genitori,
neanche dopo il felice matrimonio con l’amato Sergio. “Una rosa gialla per Lucia” è la
storia, scritta con passione e forte partecipazione, di una donna che, in tutta
la sua normalità, mostra un carattere fuori dal comune: una donna in grado di
affrontare tutte le difficoltà della vita con coraggio e decisione,
distinguendosi come madre, come moglie e come donna.
Sergio Marioli è nato a Castiglione del Lago (PG) nel 1940. Nel 1959 si trasferisce
a Palermo e qui svolge l’attività di imprenditore
nel settore meccanico-edilizio. “Una rosa
gialla per Lucia” è il suo primo romanzo.
Palermo 12 gennaio, Si presenta “La Badante” di Giammario Gottuso
Presentazione con degustazione
sabato 12 gennaio, alle ore 19, presso il Living Restaurant alle Terrazze della
Rinascente di via Roma, a Palermo. “La badante” (Ed. La Zisa) questo il titolo
del romanzo di Giammario Gottuso che per l’occasione leggerà alcuni brani dell’opera,
verrà presentato dal giornalista Davide Romano. Al termine dell’evento, per chi
volesse trattenersi, seguirà aperitivo con cena a tema preparati dallo chef
Peppe Giuffré.
Il libro: Giammario Gottuso, “La
badante”, La Zisa Ed., pagine 80, euro 8,00 (ISBN: 978-88-6684-033-6).
La trama: Clementine giunge in
Italia all’età di ventiquattro anni dalla Croazia e il suo arrivo a Palazzo
Adriano qualche anno dopo scuote la calma e l’anonimato che caratterizza il
piccolo paese siciliano in provincia di Palermo. Da subito attira le attenzioni
dei giovani del paese e le gelosie delle donne in età da marito consapevoli di
non poter competere in bellezza ed eleganza con la giovane straniera. Il
racconto è la storia, a tratti drammatica, della bella Clementine e delle
vicende che l’hanno portata a diventare da badante dell’anziano ma facoltoso
Andrea De Vincenti a sua attraente moglie. Al centro della vicenda il rapporto,
a tratti perverso, con il nipote acquisito Giammario, e tutte le implicazioni
che il gioco sentimentale instauratosi tra i due comporta.
L’autore: Giammario Gottuso è
nato a Napoli nel 1943, dove si è diplomato all’Istituto Alberghiero. All’età
di diciotto anni lascia la sua città natale e si trasferisce a Palermo dove,
dopo una breve esperienza lavorativa presso rinomati ristoranti, lascia i fornelli
e inizia l’attività di agente di commercio, sua vera vocazione. I tanti viaggi
per il mondo lo portano a soddisfare il suo interesse più grande: la voglia di
conoscenza di posti e persone. La badante è la sua prima pubblicazione.
mercoledì 2 gennaio 2013
“Uno sberleffo al mondo” di Maurizio Rizza
Sei piccoli spaccati di vita quotidiana che sembrano
riecheggiare l’ironia narrativa di Heinrich Böll e Stefano Benni o il caustico
disincanto di Luis-Ferdinand Celine. Come, ad esempio, la vicenda del quadro,
regalo di nozze ad una coppia di sposini da spot pubblicitario che decidono,
non comprendendone il valore artistico, di regalare ad un conoscente
antipatico. Un quadro che passera' poi di mano in mano sino a fare una fine
indecorosa. Quasi una parabola laica dell’amore per il brutto e dell’insipienza
dei nostri tempi. O quella, oltremodo attuale, della cartomante che, dietro
un’improbabile coreografia, un eloquio altisonante e uno scoop imbonito ad uno
sprovveduto giornalista, nasconde la sua vera arte di borseggiatrice. Ma
c’anche la parodia del Potere sempre pronto a correre i cento metri delle
dichiarazioni a raffica anche su fatti insignificanti che meriterebbero solo
l’onore di poche righe. O la contraddizione dell’insegnante ligia al dovere e
sinceramente compenetrata del suo ruolo sociale che respinge con sdegno la
richiesta di una raccomandazione, non sapendo di essere anche lei debitrice per
la sua carriera all’ “interessamento” di un onorevole.
C’e' soprattutto, in queste pagine (in particolare nel
racconto Il viaggio), l’insoddisfazione quasi brancatiana di vivere in una
realta' provinciale e chiusa come quella siciliana. E, unitamente a questa, la
voglia di fuggire lontano verso altre dimensioni culturali ed esistenziali, in
terre che si presuppongono migliori. Ma i sogni, purtroppo, non sempre si
avverano e comunque non per tutti. Rimane, ed ancora peggio, l’idealizzazione
di una possibile alternativa. Una meravigliosa isola di Utopia relegata chissa'
dove nel tempo e nello spazio. Ma quando ci si rende conto – ed e' questa amara
consapevolezza, che in fondo attraversa tutto il libro, a colpire – che tra
realta' immaginazione vi e' un muro invalicabile, altro non resta che lanciare
uno sberleffo liberatorio al mondo intero (e anche a se stessi).
Davide Romano
La buriana e altri racconti
pp. 96
euro 5,oo
Edizioni La Zisa
“Amore, magica alchimia” di Roberta Li Chiavi
Un
amore incerto, fuggevole e contraddittorio genera rimpianto, struggimento,
inquietudine, ma anche serenità e felicità. I mille volti di questo sentimento
in una splendida raccolta di preziosi versi di Davide Romano
Preziosa, commovente,
spontanea, la raccolta di Davide Romano entra in una busta come la lettera più
sentita di chi sa amare e nulla chiede se non spazio per la sua voce. I temi
affrontati sono l’amore tra uomo e donna, tra padre e figlio, tra il fanciullo
e il vecchio, tra esseri umani che, sin troppo consapevoli della caducità delle
loro esistenze, si affannano per vivere nel modo più vero loro concesso.
Promettente e stimato
giornalista, Romano si dimostra ora sensibile e attento conoscitore dell’animo
umano. Venti fiori di inchiostro, raccolti tra lacrime di perle e sorrisi di
petali di rosa, offerti dall’autore alla sua ‘S’ e ai suoi lettori, col
sottofondo di una visione lirica velata e discreta che si fa musica di carta.
Amore del ritorno, della
nostalgia, del rimpianto, della gioia per la consapevolezza e del dolore per la
perdita. Storie di un sentimento che non sa, che non riesce, che non può essere
amore come vorrebbe, cui non è dato vivere appieno, svilito dalle prigioni dell’abitudine,
se non in precario equilibrio sull’orizzonte dei pensieri.
‘Maldestro’ suo malgrado e
delicato per natura, insofferente per la non perfezione dell’uomo, il
sentimento che ispira la poesia di Romano raccoglie e interpreta ciò che, più
di ogni altra emozione, porta luce al cuore. Un amore dolce come il miele e
puro come il latte, fatto di sospiri, pensieri e mani calde per un abbraccio
nella visione del per sempre. Una magica alchimia che, fatti i conti col
destino, può far fiorire il cuore o tramutarlo in pietra aridissima o regalare
un’insperata gemma tra i deserti.
L’omaggio alla città turca di
Afrodisia tradisce la formazione classica e l’intima convinzione dell’arte sola
opportunità eternatrice di un amore immutabile e sempre autentico. Tuttavia,
l’autore, pur scegliendo uno stadio di ‘pietre levigate’ a simbolo dell’amore
ideale, evita di dipingere personaggi, preferendo rappresentare se stesso e il
suo io.
Sono testi sofferti, spesso
violentemente iconoclasti, irridenti, perché Romano scrive il bianco e il nero
e sa che la vita merita di essere cantata anche nei momenti bui, forse quelli
in cui, più che in altri, emerge l’animo e la forza di un uomo.
Poesie in versi liberi, belle
poesie, da gustare pagina per pagina, in una lettura dolce amara come i ricordi
e dal colore incerto e sfocato del futuro.
Davide Romano
L’amore maldestro
Pagine 48
Euro 3,00
Edizioni La Zisa