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martedì 28 giugno 2016

Progetto Accademia, La tesi di laurea diventa un vero libro





La casa editrice La Zisa offre una grande opportunità a laureandi e laureati, proponendo la pubblicazione delle tesi di laurea già discusse o da discutere all’interno della nuova collana “Accademia”, che già annovera diverse decine di titoli pubblicati. È possibile inviare i testi, insieme ai propri dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico), al seguente indirizzo entro e non oltre il 31 luglio 2016:

Edizioni La Zisa, via Lungarini 60 – 90133 Palermo; o via e-mail a: lazisaeditrice@gmail.com, in formato doc o pdf.

Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale. I manoscritti non verranno restituiti. Tutte le tesi selezionate, tra le più originali e brillanti, saranno immesse sul mercato sotto forma di saggi dotate di codice Isbn per essere identificate in tutto il mondo, di bollino Siae per la tutela del diritto d’autore e di codice a barre e verranno promosse e distribuite su tutto il territorio nazionale, oltre che all’estero.

Il progetto “Accademia”, che non ha precedenti in Italia, persegue l’obiettivo di diffondere e far conoscere le nuove visioni di chi ha svolto un serio lavoro di ricerca, impostazione e analisi riguardo le più svariate tematiche. 

La pubblicazione della tesi può valere, inoltre, un maggiore punteggio ai concorsi pubblici, arricchire il curriculum vitae ed è la memoria tangibile di un giorno importante da dedicare ad amici cari e parenti.

Per informazioni scrivere a lazisaeditrice@gmail.com o chiamare il 327 9053186

www.lazisa.it - http://edizionilazisa.blogspot.it

martedì 21 giugno 2016

Tutti in forma e in salute con il libro di Marta Pupella, “PROTEGGI LA TUA SCHIENA. Allenamento Addominale sicuro e applicazione del Metodo Pilates”, Edizioni La Zisa, pp. 80, euro 12,00




Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le patologie della colonna vertebrale sono una delle cause maggiori di disabilità. Alcune statistiche stimano che circa l'80% della popolazione soffre di mal di schiena nel corso della propria vita. Con questo libro, l’autrice raccoglie le informazioni biomeccaniche necessarie per una gestione ottimale della spina dorsale, offrendo così una vera e propria guida pratica per allenare il corpo in sicurezza, allinearlo e rinforzarlo in una postura corretta. Evidenzia il metodo Pilates come ottimo mezzo per migliorare lo stato di salute della colonna vertebrale e della muscolatura dorso-lombare e addominale, quando gli esercizi vengono eseguiti rispettando le curve fisiologiche del rachide.
Il testo è indirizzato sia a chi cerca una guida pratica da utilizzare a casa per gestire autonomamente la propria salute sia agli studenti di scienze motorie che intendono apprendere i principi della biomeccanica applicata, sia agli istruttori di attività fisica che durante la loro professione potranno lavorare in sicurezza anche affrontando le problematiche di allievi o clienti che soffrono di patologie del rachide.

Marta Pupella si laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive con il massimo dei voti, presso l’Università degli Studi di Palermo nel 2014. Ha studiato per più di 20 anni danza classica e contemporanea, presso lo Studio Danza 2 di Angela Abbigliati, partecipando a molti concorsi nazionali ed internazionali e ottenendo diversi premi e riconoscimenti. Durante la sua formazione si è specializzata in ginnastica pre e post parto e BLS-D life support and defibrillation, ottenendo il brevetto europeo. Da un paio di anni ha intrapreso la formazione di Pilates classico, completando il corso base/intermedio con protocolli Body Asset, presso Francesca Cusin a Chiasso, in Svizzera, e il tirocinio formativo con Lesley Bell a Palermo. Oggi insegna Pilates Classico a Palermo e a Monreale.

lunedì 13 giugno 2016

In libreria: Stefano Franzolin, «Uomini e tendenze del socialismo astigiano. Il ‘vignismo’ e “La Voce socialista” (1913-1922)», Edizioni La Zisa, pp. 192, euro 16,00






Sulla scia di un progetto di ricerca, dal titolo Tra sviluppo e marginalità. L’Astigiano dall’Unità agli anni Ottanta del Novecento, Stefano Franzolin ripercorre un periodo non del tutto esplorato della storia del socialismo astigiano durante il primo ventennio del Novecento. L’assenza di studi sul settimanale «La Voce socialista» ha consigliato di impostare e sviluppare il lavoro quasi esclusivamente sulla base delle fonti d’archivio e delle testate giornalistiche locali. Se l’analisi del settimanale «Il Galletto», principale canale di espressione del raggruppamento socialista autonomo che fa capo alla figura di Annibale Vigna, può contare su una letteratura sufficientemente ampia, altrettanto non si può dire della «Voce socialista». È proprio in questo contesto di assenza di studi tematici e organici che si colloca il contributo della seguente ricerca, condotta attraverso la lettura del settimanale, conservato in microfilm presso l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Asti.

Stefano Franzolin si laurea nel 2012 all’Università degli studi di Torino in Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità. A partire dal 2013 collabora con Cliomedia Officina in qualità di redattore multimediale, collaborando così a progetti di valorizzazione del patrimonio dell’Archivio storico Telecom Italia e alla redazione del portale dell’Archivio degli Iblei. Ha fatto parte della redazione della mostra virtuale online sulla storia delle telecomunicazioni l’Italia chiamò, realizzata in collaborazione con il MIBACT - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito del progetto Movio, coordinato dall'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane (ICCU) e cofinanziato da Fondazione Telecom Italia. Riceve il premio Optime 2013 all’Unione Industriale di Torino. Nel 2014 pubblica il saggio di ricerca Il socialismo ufficiale astigiano. «La Voce socialista (1913-1922)» sul quattordicesimo numero della rivista «Asti contemporanea».

martedì 7 giugno 2016

Se Pupi Avati scrive a Francesco Billeci: Ho letto il tuo libro, sei come Sciascia...


Una bella sorpresa in casa editrice questa mattina. Il regista Pupi Avati scrive al nostro Francesco Billeci - che ci ha autorizzati a pubblicare la lettera - complimentandosi con lui per il suo bel libro e paragonandolo addirittura a Leonardo Sciascia. Troppo onore, anche per la casa editrice!

venerdì 3 giugno 2016

Con l’opera teatrale “Pan”, del celebre scrittore Charles Van Lerberghe, le Edizioni La Zisa inaugurano una collana – la prima in Italia - interamente dedicata alla letteratura franco-belga “Belgica”.







Con l’opera teatrale “Pan”, del celebre scrittore Charles Van Lerberghe, le Edizioni La Zisa inaugurano una collana – la prima in Italia - interamente dedicata alla letteratura franco-belga “Belgica”.

Arriva in libreria: Charles Van Lerberghe, “Pan. Commedia satirica in tre atti, in prosa”, Testo francese a fronte, Traduzione di Fabrizio Catalano, Edizioni La Zisa, pp. 216, euro 16,00

Con questa controversa opera teatrale, in cui Charles Van Lerberghe immagina che il dio Pan, resuscitato nella prima notte di primavera nella campagna belga per sovvertire un ordine politico e religioso creato da secoli di oscurantismo, venga sottoposto ad un assurdo processo dai benpensanti e da coloro che s’illudono di detenere il potere e la verità, nasce, nei primi anni del ’900, la drammaturgia del grottesco. Questa satira della borghesia e del clericalismo, a tratti sfacciata, a tratti lirica, pervasa di coraggio e di speranza, che debuttò tra le polemiche al Théâtre Marigny di Parigi, viene per la prima volta proposta ai lettori italiani.

Charles Van Lerberghe (Gent, 21 ottobre 1861; Bruxelles, 26 ottobre 1907) è stato poeta, drammaturgo e raffinato narratore. La sua prima pubblicazione, Les flaireurs: breve, incalzante ed angoscioso dramma che decretò la nascita del teatro simbolista. Dopo una prima raccolta di liriche, Entrevisions, Van Lerberghe reinventò, nella luce del panteismo, il mito della genesi, del peccato originale e della ribellione a Dio: La chanson d’Ève è da molti ritenuto il punto culminante del Simbolismo. Scrisse alcuni racconti intrisi di mistero e di magia, e tornò al teatro con Pan: una commedia irriverente, in cui s’invita l’uomo a recuperare il rispetto della natura che lo circonda.

Fabrizio Catalano (Palermo, 14 ottobre 1975), regista e drammaturgo di fama nazionale, ha tradotto dal francese testi teatrali e liriche di Charles Van Lerberghe, Georges Rodenbach, Émile Verhaeren, Auguste de Villiers de l’Isle-Adam.