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mercoledì 23 dicembre 2015

Che sia un Natale di gioia e di speranza per tutti!



“I Buoi”
di Thomas Hardy

Vigilia di Natale, è mezzanotte:
Ora essi sono tutti inginocchiati,
Disse un anziano a noi seduti in gruppo
Ben crogiolati presso il focolare.

Ci fingemmo le miti creature
Entro il loro ricovero di paglia,
Né ad alcuno a noi venne il pensiero
Che non fossero appunto genuflessi.

Tanto leggiadra fantasia, chi mai
Tesserebbe in questi anni? Pure io sento
Che se in quell'ora un tale mi dicesse:
Vieni a vedere i buoi inginocchiati

Nella solinga fattoria a valle,
Che nell'infanzia avemmo familiare,
Lo seguirci tra le ombre della notte,
Sperando in cuore fosse proprio vero.


mercoledì 9 dicembre 2015

Palermo 17 dicembre, Si presenta “Scombussolati alLisbona” di Francesco Anzalone, Fabio Marino e Antonio Riolo (Ed. La Zisa)






“Scombussolati alLisbona. Riflessioni controvento” di Francesco Anzalone, Fabio Marino e Antonio Riolo, mandato in questi giorni in libreria dalla casa editrice La Zisa, sarà presentato giovedì 17 dicembre, alle ore 17 e30, presso le ex Scuderie Palazzo Cefala', vicolo Sciara, angolo via Alloro, a Palermo. Oltre agli autori - Francesco Anzalone, Fabio Marino e Antonio Riolo - saranno presenti l'editore Davide Romano e la fotografa Daniela Aronica che hanno condiviso sciaguratamente lo spirito del manuale sullo scombussolamento. 

In libreria il saggio di Francesco Anzalone, Fabio Marino, Antonio Riolo, “Scombussolati alLisbona. Riflessioni controvento” Edizioni La Zisa, pp. 80, euro 10,00

Cosa si intende per miglioramento della condizione umana? Qual è la speranza di ognuno di noi? Le innovazioni dove ci stanno portando? Quali strumenti abbiamo per poter ridare voce a quella dignità di comunità, a quei grandi ideali di vita e della politica? E soprattutto: dove stiamo andando? Sono queste le domande che un “comunista ormonale”, un “comunista inconsapevole” e un “cattocomunista di prima generazione”, riunitisi a Lisbona su una delle meravigliose terrazze dell’Alfama, si pongono. Sono profondamente delusi da una democrazia che non è più democrazia, da una classe dirigente, italiana e internazionale, ormai incapace di gestire i cambiamenti degli ultimi decenni. In un mondo in cui le ragioni economiche hanno preso il sopravvento su quelle umane, questi tre “scombussolati” si chiedono quale possa essere il modo attraverso cui affrancarsi dalla “narcosi collettiva odierna”, da un sistema ormai marcio, divenuto insostenibile. E, con tono ironico e provocatorio, auspicano la “costruzione di un nuovo umanesimo” che sia il punto di partenza per un modello alternativo all’attuale capitalismo.
È una “politica della felicità” quella che viene propugnata, in questo dialogo a tre voci che diventa un “tascabile manifesto dello scombussolamento”. Perché siamo tutti, in fondo, un po’ “scombussolati”.

venerdì 4 dicembre 2015

Palermo 10 dicembre, Si presenta la silloge “Di notte...” di Anestis Evanghelu (Ed. La Zisa)






“Di notte…”, raccolta di poesie scelte e tradotte da Vincenzo Rotolo, è il titolo dell’opera di Anestis Evanghelu, pubblicata dalle Edizioni La Zisa, che verrà presentata giovedì 10 dicembre, alle ore 17, all’Istituto Gramsci, presso i Cantieri Culturali della Zisa, in via Paolo Gili 4, a Palermo.
Interverranno: Maria Caracausi, Salvatore Nicosia e Vincenzo Rotolo. L’attrice Maria Teresa De Sanctis leggerà alcune poesie dell’autore.

giovedì 3 dicembre 2015

In libreria: Anna Momigliano, “Israele e gli altri. Un dissidio irrisolto”, prefazione di Tobia Zevi, Edizioni La Zisa, pp. 80, euro 12,00






“Lo Stato di Israele […] è grande più o meno quanto la Sicilia. Vi risiedono circa sei milioni di ebrei e due di arabi, senza contare gli abitanti della Cisgiordania. In più vi sono una serie di minoranze storiche ma non così conosciute: drusi, circassi, beduini, ecc. […] l’identità di questa terra è talmente complessa che possono percepirsi eccentrici, rispetto alla maggioranza, i giovani che non si riconoscono nella politica e nel mainstream; la classe media che perde potere d’acquisto e non riesce a pagarsi un affitto; gli arabi israeliani che si sentono cittadini di serie B; gli arabi cristiani rispetto alla maggioranza musulmana; i neri africani in rapporto alle altre etnie; le popolazioni beduine e nomadi; i lavoratori immigrati del Sud-est asiatico; i religiosi e i laici, entrambi; i russi o gli etiopici di fronte ai pionieri; i sefarditi nei confronti degli ashkenaziti. Il miracolo del sionismo consiste proprio nell’aver integrato – tra mille contraddizioni – milioni di esseri umani in pochissimi anni: solo tra il 1945 e il 1951 sbarcarono circa 685 mila immigrati, innestandosi su una popolazione di 650 mila persone, […]. Pensiamo a cosa succederebbe in Italia – considerato il livello dell’attuale dibattito pubblico – se arrivassero 65 milioni di immigrati nei prossimi cinque anni!”
(dalla Prefazione di Tobia Zevi).

Anna Momigliano è caporedattrice di “Studio”, collabora con “Haaretz” e il “Corriere della Sera”. È autrice di “Karma Kosher, giovani israeliani tra guerra, pace, politica e rock ‘n roll” (Marsilio 2009) e “Il Macellaio di Damasco” (VandA 2013).

In libreria un altro titolo della collana di letteratura neogreca Nostos: Anestis Evanghelu, “Di notte... Poesie scelte e tradotte da Vincenzo Rotolo”, tsto greco a fronte, Edizioni La Zisa, pp. 96, euro 12,00






C’è nei versi di Anestis Evanghelu una espressività fondata essenzialmente su una corposità fisica e quasi tattile, come egli stesso ebbe a riconoscere in una intervista: «Io sono uomo del tatto. Non ho mai lavorato con idee, mai con sentimenti. Materiali miei sono il mio corpo vivo e le cose di questo mondo. Materiali soggetti alla corruzione e alla morte, umani, miei».
Lo stato presente viene calato in una più generale ottica di crisi esistenziale in cui trovano naturale collocazione sia la rappresentazione della condizione umana condannata a passare da una situazione iniziale, coincidente con l’infanzia e la gioventù, di generosa elargizione di beni e doni d’ogni sorta, al fatale crollo delle illusioni, al naufragio della nave con tutto l’equipaggio, sia la denuncia di chi s’è trovato improvvisamente sprofondato in sordidi sotterranei popolati da assassini e bari.

Anestis Evanghelu (1937-1994), appartenente alla cosiddetta seconda generazione poetica del dopoguerra, nacque e si formò a Salonicco, il dinamico e vitale capoluogo macedone, ricco di storia e di originale creatività, fecondo vivaio di talenti e di forti personalità nel campo delle arti e della letteratura.

Docente di Lingua e Letteratura neogreca, esperto del Greco in tutto il suo percorso diacronico, Vincenzo Rotolo, oggi professore emerito dell’Università di Palermo, ha al suo attivo più di duecento pubblicazioni, tra studi e traduzioni. Ha iniziato alla conoscenza del greco moderno e all’amore per la Grecia generazioni di neogrecisti che ravvisano in lui un Maestro.