lunedì 25 giugno 2012

“ELOGIO DELL'OZIO” di GIANFRANCO PERRIERA (Repubblica, 24 giugno 2012)


CI SONO boutade che ci accompagnano sin dall'infanzia, probabilmente perché nascondono una qualche insidia per il pensiero. Su una di queste boutade si concentra "Prendo i soldi... per stare a casa. Come guadagnare senza fare nulla", scorrevole libretto di Riccardo Lazzerini, scenografo, regista, organizzatore culturale, consigliere provinciale a Firenze. È possibile - si chiede l'autore - che la gente accetti di rinunciare a qualsiasi impegno lavorativo, acconsenta a restarsene a casa per un certo numero di ore in cambio di uno stipendio di mille euro? Se ne ricaverebbe una consistente riduzione degli incidenti sul lavoro e dei costi dei relativi indennizzi, si potrebbe sfuggire al consumismo compulsivo e agli imperativi volti a renderci iperproduttivi, si recupererebbe un tempo più a misura d'uomo e meno stressante e, dulcis in fundo, si potrebbero offrire alcune ore di "non lavoro" come volontariato in campo sociale. Nel passato - viene da pensare - l'umanità, per sfuggire alla tirannia del tempo produttivo, sognava l'età dell'oro o il paese di Bengodi. Nell'Ottocento, Marx profetizzava una società che, nel trionfo della tecnica, avrebbe esentato l'uomo dalla fatica e gli avrebbe regalato il tempo davvero libero. E, ai nostri giorni, invece non resta che l'opportunità di una volontaria esclusione. E se tra le pieghe divertite del libro di Lazzarini si annidasse la cruda verità che soltanto la segregazione (di alcuni? di tanti?) consentirebbe all'attuale sistema di sopravvivere? Chissà. Ad ogni modo è con un senso di sollievo che apprendiamo che il piccolo campione cui è stata sottoposta la proposta abbia preferito declinare l'offerta.

Il libro: Riccardo Lazzerini, "Prendo i soldi… per stare a casa. Come guadagnare senza fare assolutamente nulla", Presentazione di Andrea Barducci, Prefazione di Fabio Bonasera, Con 4 vignette inedite di Sergio Staino, Pagine 80, Euro 7,90 (ISBN: 978-88-9570-993-2)

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lunedì 18 giugno 2012

Torna in libreria: Ugo Pettenghi, “La grande crisi del '29. Una storia che si ripete”, La Zisa


Torna in libreria: Ugo Pettenghi, “La grande crisi del '29. Una storia che si ripete”, Prefazione di Nino Amadore, Con una nota di Michelangelo Bellinetti, Pagg. 80, Euro € 9,90 (ISBN: 978-88-95709-61-1), Edizioni La Zisa

La Grande depressione del 1929 ha "molte analogie con i nostri tempi, fatti di drammi e numerosi suicidi, ma anche di economisti birbanti e truffatori. Un mondo costruito sul debito e sui castelli di carta che ha portato al crollo di grandi banche: […] Allora come oggi cittadini creduloni e ingenui […] hanno creduto alle magnifiche sorti e progressive dello stock exchange, della forza senza pari del mercato borsistico: Pettenghi descrive con minuzia l'euforia del 1928, le proposte che oggi appaiono pittoresche per rilanciare l'economia, il ruolo deficitario del governo degli Stati Uniti, l'entusiasmo di certi economisti pronti a scommettere che il valore delle azioni era destinato a crescere". Allora come oggi i "birbanti" riescono a farla franca, e tocca ai poveri illusi di pagarne le amare conseguenze.

Ugo Pettenghi, giornalista di vaglia, maestro di intere generazioni di cronisti italiani: prima alla “Notte”, il giornale reso grande da Nino Nutrizio, poi al “Corriere d'informazione” e alla “Domenica del Corriere” e, infine, al “Corriere Medico”. Qui chiuse con i giornali e di lì a poco anche con la vita.

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giovedì 14 giugno 2012

New York 15/06 e Agrigento 16/06, Doppio appuntamento per i libri delle Edizioni La Zisa


Palermo, 14 giugno 2012 – Doppio appuntamento per i libri delle Edizioni La Zisa. Il primo: venerdì 15 giugno, a New York (Usa), presso la prestigiosa ST. John University, sarà presentato il romanzo di Rosa Maria Ponte “Nel cuore della notte”. L’iniziativa, sponsorizzata da Joseph Sciame, Past President dell’Ordine dei Figli d’Italia in America, avverrà alla presenza di noti rappresentanti della comunità italiana e del corpo accademico. Il libro verrà poi donato alle biblioteche del Garibaldi-Meucci Museum e della Columbia University, Casa Italia.

Il secondo: sabato 16 giugno, alle ore 17, presso l’Ex Collegio dei Padri Filippini, ad Agrigento, sarà presentato, invece, il romanzo di Giuseppa Iacono Baldanza “La casa con i balconi”. Interverranno: Anna maria Sermenghi, Roberto Navarra, Paola Alagna e Davide Romano. Coorodinerà: Enzo Alessi. Letture di Roberta Barone. Sarà presente l’autrice.

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venerdì 8 giugno 2012

Torna in libreria il romanzo del premio Nobel greco Ghiorgos Seferis “Sei notti sull’Acropoli”, La Zisa


Torna in libreria il romanzo del premio Nobel greco Ghiorgos Seferis “Sei notti sull’Acropoli”, Traduzione di Maria Caracausi, Collana Nostos, Pagine 192, Euro 15,00 (ISBN 978-88-6684-005-3), Edizioni La Zisa

2a edizione!

"Sei notti sull’Acropoli (Exi nichtes stin Akropoli)”, proposto in questo volume per la prima volta in versione italiana, è l’unico romanzo del poeta Ghiorgos Seferis. Concepito negli anni giovanili, ma ripreso e completato dall’autore in età matura, “Sei notti sull’Acropoli” si può considerare un romanzo di formazione sui generis, rivisitato ed arricchito alla luce delle diverse esperienze culturali dell’autore in ambito greco ed europeo; caratterizzato, dal punto di vista formale, da una contaminatio generum - dalla narrativa al diario alla prosa lirica. Caratteristica fondamentale dell’opera è uno scambio ininterrotto di ruoli tra ombre e persone vive, come pure il continuo passaggio dal registro della realtà a quello del sogno e della fantasticheria.

Ghiorgos Seferis (1900-1971), premio Nobel per la letteratura nel 1963, è il poeta greco più noto al mondo, insieme a Kavafis, Elitis, Ritsos. Raffinato intellettuale, conoscitore tanto delle letterature classiche quanto delle correnti culturali europee del suo tempo, diplomatico di carriera, effettuò numerosi viaggi dalla prima giovinezza fino alla tarda maturità. La sua poesia essenziale, talora ermetica, è caratterizzata da un dolente senso della grecità: autentica categoria dello spirito per interpretare la realtà e la condizione umana.

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giovedì 7 giugno 2012

Frassi (Associazione Prometeo), Chiusura sedi Polizia Postale è regalo a pedofili


Milano, 07/06/2012 - “La chiusura delle sedi locali della Polizia Postale di fatto permetterà ai pedofili di agire impunemente nella rete.” A lanciare l’allarme è il presidente dell’associazione antipedofili Prometeo, Massimiliano Frassi, che ha scritto una lettera aperta al Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri. La missiva, apparsa oggi sul suo blog (www.massimilianfrassi.it ), chiede un intervento al Ministro per evitare la chiusura di tutte le sezioni locali della Polizia Postale, mandando più di mille agenti ad occuparsi di altri tipi di reati e sottraendo così del personale “altamente specializzato”. Scrive Frassi: “In questi anni la Polizia Postale ha arrestato, spesso addirittura in flagranza di reato, quasi 6mila predatori di bambini. Ha sequestrato e bloccato la diffusione di milioni di immagini e video a carattere pedofilo. Un sito pedopornografico può far guadagnare anche 90mila euro al giorno, garantendo alla criminalità organizzata soldi sulla pelle dei bambini”. Ed ha aggiunto: “Potrei riempire pagine e pagine di questa lettera per evidenziare il valore di questi agenti, ma mi rendo conto che Lei sa benissimo di quale bene per la collettività stiamo parlando, avendo in un suo intervento alla Camera del 01.02.2012 sottolineato proprio “la straordinaria attività di monitoraggio della rete internet” da parte della Postale, auspicando peraltro che “occorre implementare gli strumenti a disposizione degli operatori della Polizia Postale che hanno oramai acquisito un ruolo internazionalmente riconosciuto”.“Proprio per questo – ha concluso Frassi - La supplico, a nome di tutti quei bambini che voce non hanno, né mai avranno, di intervenire per evitare che i tagli alla Polizia portino alla soppressione di tutte le sedi locali. Nel solo Lazio resterebbe la sede di Roma e già questo rende l’idea di che danno sarebbe. Un intervento simile è un regalo alla pedofilia. E Lei, come noi, questo non lo può accettare.”

Questo link per leggere la missiva in forma integrale: http://www.massimilianofrassi.it/blog/appello_ministro_cancellieri_smantellamento_polizia_postale.html

Nei prossimi giorni l’associazione Prometeo promuoverà altri interventi di sensibilizzazione al riguardo.

Palermo 8 giugno, Si presenta la silloge di poesie di Marinella Gennari “Io sono il momento” (Ed. La Zisa)


Palermo, 7 giugno 2012 – “Io sono il momento” è il titolo della silloge poetica di Marinella Gennari, pubblicata dalla casa editrice palermitana La Zisa, che verrà presentata domani (venerdì 8 giugno), alle ore 17:30, presso la sala "Sciascia" del piano nobile di Palazzo Comitini, in via Maqueda 100, a Palermo. Introdurrà il Presidente della Provincia Regionale di Palermo, il Dott. Giovanni Avanti. Interverranno la Dott.ssa Rossella Messina e il Dott. Maurizio Rotolo, direttore della Soprintendenza alla Provincia. Accompagnamento musicale del Maestro Francesco Di Luisi, che eseguirà alcuni brani con l’Hang-drum Sarà presente l’autrice. Seguirà rinfresco.

http://www.lazisa.it/files/invito_gennari_iio_sono_il_momento.jpg

Il libro: Marinella Gennari, “Io sono il momento”, poesie, pp. 80, euro 9,90

La relazione feconda con la scrittura sembra nascere in Marinella insieme all’attività di restauratrice. Non è, quindi, un caso che dalla sua poesia emergano e si trasformino in versi i colori e gli strumenti del suo lavoro. Sembra essere una “restauratrice dell’anima” l’autrice che lavora a intagliare i propri vissuti. La poesia è il luogo dove svuotare le tasche, è l’amica con la quale «scambiare quattro chiacchiere». Costantemente alla ricerca di se stessa e della distanza da se stessa, Mimì «passeggia la vita», Prigioniera felice alla continua scoperta di quella parte del corpo che «chiede un restauro ». E in questo sa essere l’artista completa che, insieme all’arte della vita, ha imparato quella della scrittura e del restauro.

Nata a San Felice sul Panaro (Mo), Marinella Gennari, dopo il lavoro in fabbrica, a 19 anni inizia a frequentare come apprendista una bottega di restauro. Qualche tempo dopo ne apre una sua a Mirandola, sempre nel Modenese. La sua anima irrequieta e costantemente “alla ricerca” la porta a Bologna dove si sottopone a un lungo periodo di psicoterapia, a Milano dove segue due anni di vissuto corporeo, e a Termoli, in provincia di Campobasso, dove termina i suoi studi e, oltre a continuare la sua professione di restauratrice, apre un locale notturno di musica jazz. Infine sbarca a Palermo dove tuttora vive e svolge la sua attività.